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Sandrigo

Il prof Giometto corre all’Oscar della ricerca a New York

C'è anche un sandricense tra i 15 finalisti dell’undicesima edizione degli Young Investigator Awards assegnati da Issnaf, la fondazione che riunisce migliaia di scienziati e accademici italiani attivi in laboratori, università e centri di ricerca in Nord America. 
Il 36enne Marco Giometto è direttore del laboratorio di fluidodinamica ambientale alla Columbia University dove si occupa di creare modelli previsionali per le città del futuro, studiandone la pianificazione urbanistica green.


Giometto è uno dei migliori ricercatori italiani in Nord America selezionati dall'ente per uno dei cinque premi (l'Embassy of Italy Award, dedicato ai temi legati alla sostenibilità nel campo dei materiali, dell’energia e dei processi industriali) messi in palio nel corso dell’evento annuale di Issnaf che si terrà il 9 dicembre in modalità digitale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. 
Si contenderà il riconoscimento con il milanese Matteo Muratori, che studia tecnologie per realizzare una transizione energetica sostenibile nel settore dei trasporti, e Marco Pritoni, di Carpi, le cui ricerche puntano a trovare soluzioni per rendere gli edifici in grado di gestire in modo intelligente le risorse energetiche. 
«Il nostro lavoro - spiega Giometto - è raccogliere dati e sviluppare teorie che servano a creare dei modelli previsionistici sempre più precisi, e di utilizzo non complicato, per professionisti come ingegneri, architetti e pianificatori urbani. Siamo molto attenti all’aspetto etico-sociale della nostra ricerca e alle ricadute pratiche che può avere sul territorio. Coinvolgere le comunità locali, infatti, è per noi decisivo: spesso i ricercatori vivono in una sorta di “bolla comunicativa”, che li può rendere distanti da chi poi dovrà beneficiare dei risultati del loro lavoro. Per noi è invece essenziale il coinvolgimento massimo della popolazione: perciò organizziamo momenti di incontro, andiamo a raccontarci nelle scuole».


Un esempio del lavoro di Giometto e del suo team è la foresta che sarà piantata a inizio 2022 nel Bronx. «Vogliamo studiare gli effetti su qualità dell’aria, umidità e temperatura per capire come e dove distribuire la vegetazione nelle grandi città. Spesso la pianificazione urbanistica con le quali sono state costruite premia i quartieri più “benestanti”, non considerando le periferie», conclude Giometto che prosegue così la sua attività di ricerca a New York, città nella quale è arrivato dopo un percorso iniziato a Padova con la laurea in Ingegneria Civile e un master, continuato con un doppio dottorato (uno diviso fra l’Università di Firenze e la Technische Universität di Braunschweig, l’altro all’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna) e due post-doc, alla University of British Columbia e alla Stanford University. Lo studio delle turbolenze atmosferiche, in particolare delle previsioni del vento, ha aperto al professore vicentino anche un’altra esperienza professionale come Amazon Visiting Academic. Per la grande multinazionale del delivery, Giometto lavora all'ambizioso progetto dei droni in grado di consegnare i pacchi a casa, evitando il traffico.

 

Marco Billo

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