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Creazzo

Gatto trafitto alla testa dalla freccia di una balestra. La segnalazione choc dell'Enpa

Due interventi delle guardie zoofile a Creazzo. Pronta la denuncia a carico di un cittadino di mezza età.
Il gatto colpito alla testa da una freccia a Creazzo
Il gatto colpito alla testa da una freccia a Creazzo
Il gatto colpito alla testa da una freccia a Creazzo
Il gatto colpito alla testa da una freccia a Creazzo

Un gesto crudele e gratuito, che non ha giustificazioni. E che, purtroppo, non pare essere un caso isolato. Nei giorni scorsi, a Creazzo, un gatto è stato colpito alla testa da una freccia scagliata con una balestra. È la segnalazione choc arrivata dalle guardie zoofile Enpa di Vicenza che, dopo due distinti sopralluoghi, hanno fatto scattare le indagini per risalire al responsabile.

Caccia al responsabile

Un caso che non sembra essere isolato. Oltre al micio con una freccia piantata nella testa, ci sono state anche segnalazioni di gatti con buchi nel ventre. Le guardie zoofile, grazie anche alla collaborazione dei residenti, avrebbero raccolto elementi tali da formulare una articolata notizia di reato nei confronti di un uomo di mezza età. Al momento non è stata ancora recuperata l'arma utilizzata. «Purtroppo si tratta di un tipo di balestra in libera vendita - spiega Renzo Rizzi, del Nucleo Guardie Zoofile di Vicenza -, al pari di carabine o fionde speciali utilizzate sempre più spesso da persone insensibili e violente per ferire o uccidere animali di tutti i tipi». Il presunto responsabile è già stato sentito e, pur non confessando, ha fornito altri vari indizi a suo carico. Presto nei suoi confronti dovrebbe scattare la denuncia.

Comportamenti crudeli

Ma qual è il movente che fa sì che una persona si comporti in questo modo? E da dove viene questo odio per i gatti? «A volte succede che la presenza di questi animali non di proprietà crei del disturbo ad alcuni residenti - scrivono le guardie zoofile -, come nel nostro caso, tanto da intraprendere delle rappresaglie di tale portata. Va ricordato che questi sono gatti di colonia, animali a volte abbandonati, ma più spesso derivanti da un sito dove è mancato il proprietario e in questi casi, come prevede la legge, sotto l’autorizzazione del sindaco che diventa il proprietario dei gatti si crea “la colonia”, un luogo preciso dove gli stessi verranno alimentati, censiti e tenuti sotto controllo in riferimento alla loro salute e alla sterilizzazione; con l’obbiettivo nel medio/lungo periodo di chiuderla quando gli ospiti avranno finito il loro ciclo di esistenza».

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