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Torri di Quartesolo

Due bombe da mortaio ai piedi dell'altare votivo

Uno dei due ordigni rinvenuti è privo di spoletta e di codolo (Foto Marini)
Uno dei due ordigni rinvenuti è privo di spoletta e di codolo (Foto Marini)
Uno dei due ordigni rinvenuti è privo di spoletta e di codolo (Foto Marini)
Uno dei due ordigni rinvenuti è privo di spoletta e di codolo (Foto Marini)

Capita, e non così di rado, che qualche persona si imbatta casualmente in un ordigno inesploso della Prima o della Seconda guerra mondiale. Magari durante uno scavo per dei lavori stradali, o semplicemente vedendolo riaffiorare dal terreno dopo decenni. Ben diverso, invece, è imbattersi in due ordigni bellici inesplosi, accuratamente posizionati in bella vista da qualcuno. È questo il curioso episodio avvenuto ieri mattina a Marola, frazione di Torri di Quartesolo, in via Tribolo, dove un residente ha segnalato la presenza di due vecchie bombe, posizionate vicino a un piccolo altare votivo.

Sembra che il residente, passeggiando lungo la stradina di campagna situata a pochi passi dall'argine del fiume Tesina, si sia accorto dei due ordigni per caso, mentre osservava la struttura religiosa di proprietà della famiglia rom degli Hudorovich (non residenti però a Torri di Quartesolo). Vicino all'altarino, era infatti posizionata in bella vista una bomba di mortaio italiana, della Seconda guerra mondiale, sprovvista di spoletta e di codolo, probabilmente da 120 millimetri. Un altro ordigno più piccolo, forse da 80 millimetri, era poi posizionato a pochi centimetri dall'altro, parzialmente nascosto dalla vegetazione. Il residente ha subito avvertito i carabinieri che, in collaborazione con la protezione civile comunale e con gli agenti della polizia locale quartesolana, hanno chiuso la strada ai veicoli e alle persone, presidiandola anche durante la notte.

«Una persona ha notato casualmente le due bombe e ha fatto la segnalazione ai carabinieri - spiega Diego Marchioro, sindaco di Torri -. La strada resterà chiusa fino al disinnesco. Dispiace per il disagio causato a chi abita lungo via Tribolo, ma domani mattina (oggi per chi legge ndr), quando gli ordigni saranno neutralizzati, potremo riaprirla». Durante la mattinata di oggi, sono infatti attesi gli specialisti dell' 8° Reggimento genio guastatori paracadutisti della Brigata "Folgore" di stanza a Legnago, cui spetterà il compito di valutare le condizioni delle due bombe. In verità, non c'è la certezza che entrambi gli ordigni siano pericolosi, essendo uno dei due privo di spoletta. Solo i genieri potranno verificare l'effettiva pericolosità dei due reperti bellici.

Tanti i quesiti che restano per ora senza risposta: chi può aver posizionato due ordigni inesplosi della Seconda guerra mondiale, vicino a un altare votivo di proprietà di una famiglia rom? E perché? Difficile, per adesso, stabilire anche da quanto tempo le due bombe si trovino lì. Sembra infatti che i componenti della famiglia Hudorovich, vengano spesso a visitare il piccolo altare religioso, costruito anni fa in ricordo di un parente deceduto. Le indagini sul singolare, e inquietante, episodio, sono ora affidate ai carabinieri della caserma di Torri di Quartesolo

Marco Marini

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