<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Borsello rubato in chiesa Denunciate due donne

Agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni. ARCHIVIO
Agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni. ARCHIVIO
Agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni. ARCHIVIO
Agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni. ARCHIVIO

Sono due quarantenni incensurate le ladre della chiesa di Rettorgole. Due settimane dopo il furto del borsello di un ragazzo durante il momento della comunione, nel corso della messa domenicale del 22 luglio scorso, la polizia dell'Unione dei Comuni di Caldogno, Isola Vicentina e Costabissara ha rintracciato e denunciato per furto in concorso le due responsabili. Si tratta di due italiane, una residente proprio a Caldogno e una a Vicenza, senza precedenti, che avrebbero però compiuto il gesto allo scopo di procurarsi dosi di droga: i proventi del colpo lampo in chiesa, uno smartphone e circa 80 euro in contanti, sarebbero infatti stati ceduti a degli spacciatori a Campo Marzo in cambio di stupefacenti, come riferito da una delle due agli agenti del vicecomandante Achille Costa, che ha coordinato le indagini. Z.E, 42 anni, con residenza in paese e C.A, di 40, che vive in città, sono state individuate al termine di un complesso percorso investigativo partito dalla denuncia del giovane vittima del furto, un 26enne di Rettorgole. Il ragazzo aveva lasciato il borsello sulla panca della chiesa giusto il tempo di ricevere l'eucaristia quando, tornando al suo posto, non lo aveva più trovato. Avvertito da alcune persone della fuga sospetta delle due donne pochi istanti prima, le aveva rincorse lungo la navata fermandole quando erano già nell'auto, un'utilitaria, della calidonense Z.E. Il proprietario degli oggetti aveva urlato cercando di bloccarle ma C.A era fuggita a piedi mentre la conducente era ripartita e solo per poco non lo aveva trascinato con sé. Dall'esame delle telecamere di videosorveglianza a Caldogno e nei Comuni limitrofi, dal riconoscimento di alcuni numeri della targa da parte del derubato e dai controlli sui social network, la polizia è però riuscita ad incastrare la coppia di ladre, che non hanno comunque reso una confessione piena, ammettendo solo responsabilità parziali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

Suggerimenti