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Bollette non pagate, sigilli al campo da calcio

Il terreno di gioco della Stanga è praticamente inagibile non essendoci più il riscaldamento, le luci e l’acqua calda. FOTO TROGU
Il terreno di gioco della Stanga è praticamente inagibile non essendoci più il riscaldamento, le luci e l’acqua calda. FOTO TROGU
Il terreno di gioco della Stanga è praticamente inagibile non essendoci più il riscaldamento, le luci e l’acqua calda. FOTO TROGU
Il terreno di gioco della Stanga è praticamente inagibile non essendoci più il riscaldamento, le luci e l’acqua calda. FOTO TROGU

Il rumore sordo del silenzio avvolge il campo della Stanga. Non ci sono palloni che rotolano, non c’è traccia di bambini che smontano da auto e pulmini con i loro borsoni, accompagnati dai genitori, per gli allenamenti. Nessun viavai, tutto spento. Da giorni. Riflettori compresi. Dopo le 16, complice il buio, il sintetico di viale della Pace, civico 374, quasi non si vede in mezzo alle case. Trecento bambini non possono allenarsi da prima delle feste, quando il campo comunale è stato dichiarato inagibile dalle società che lo utilizzano, la Stanga e l’Altair e il settore giovanile del Vicenza. Non ci sono sigilli particolari, se non una catena all’ingresso. Ma il campo è chiuso perché le luci non funzionano, mancano il riscaldamento, l’acqua, in pratica le basi per permettere il regolare svolgimento dell’attività sportiva. Se poi si considera che il campo è frequentato soprattutto da bambini, è davvero impossibile accettare queste condizioni, per di più nel periodo più freddo dell’anno. Tutto nasce dal mancato pagamento delle utenze, per l’ammontare di oltre 9 mila euro, da parte della società deputata a gestire l’impianto, la Stanga Vi Est del presidente Luca Dalla Venezia. Per più di un anno le fatture non risultano pagate all’azienda Veneto Gas&Power e la chiusura del campo è stata una logica conseguenza. Dalla Venezia, che ha rassegnato le dimissioni da presidente il 6 dicembre scorso, si difende: «Purtroppo quando sono entrato in società ho ereditato una situazione già molto difficile che nei mesi si è aggravata. Ad oggi non c’è un presidente e il riferimento principale della Stanga Vi Est è il vicepresidente Walter Campana. Ci riuniremo come direttivo per capire se ci saranno margini per portare avanti la società, ma attualmente la Stanga va verso la chiusura. Ho fatto il possibile nei mesi scorsi - prosegue Dalla Venezia, professionista originario di Venezia che da anni opera nel Vicentino - per mandare avanti l’attività giovanile a cui sono sempre stato legato, facendomi carico anche di investimenti personali come il chiosco, un trattorino per la manutenzione, le mute di gioco, però le condizioni di partenza erano davvero complesse. Spero che si trovi presto una soluzione per riaprire il campo ai tanti ragazzini che lo utilizzano e in questo senso ringrazio il Comune e l’assessore allo sport Matteo Celebron, che in questi mesi ci sono stati vicini, sperando che possano sbloccare al più presto la situazione». Il campo della Stanga è un punto di riferimento privilegiato del pallone in città. Vuoi per la posizione strategica, vicina a tangenziale e autostrada, vuoi perché nel tempo ha accolto migliaia di giovani e squadre, cuore pulsante di un quartiere popolato ed effervescente. Aveva assunto un ruolo ancor più centrale perché dava al Vicenza la possibilità di far allenare otto squadre del settore giovanile: Giovanissimi nazionali, sperimentali e quattro squadre dell’attività di base. Più quelle dell’Altair, l’altra storica realtà con cui la Stanga Vi Est aveva unito le forze creando un importante bacino giovanile. «È illogico che più di trecento bambini non abbiano la possibilità di allenarsi - il commento del responsabile del settore giovanile del Vicenza, Michele Nicolin -, a rimetterci sono soprattutto loro e le famiglie. Auspico una rapida risoluzione del problema». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marta Benedetti

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