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Aumenti per l’Imu delle seconde case Invariata la Tasi

Giuseppe Serraino.   ARCHIVIO
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Aumenta l’Imu e rimane invariata la Tasi. Passa dallo 0.76 per cento allo 0.85 la quota dell’imposta municipale propria. Un provvedimento che interesserà seconde case, capannoni industriali, aree commerciali o, nel caso di prime abitazioni, ville e alloggi di lusso. «Nel bilancio previsionale del 2020 – ha spiegato l’assessore al bilancio Giuseppe Serraino- è prevista una contrazione del canone derivante la concessione della rete del gas di 100 mila euro, meno riversamento delle quote della polizia locale per le infrazioni del codice della strada di circa 57 mila euro, l’adeguamento normativo di 106 mila euro del fondo crediti dubbia esigibilità e maggior spesa di rimborso di quote capitali di 62 mila euro. Per questo motivo è stato deciso di rimodulare la quota Imu riguardante gli altri fabbricati e aree fabbricabili portandola a 0.85 per cento e riguarderà, in sostanza, circa il 5-10 per cento dei creatini. In questo modo verranno compensate le maggiori spese e le minori entrate». Sono state confermate le quote dell'imposta municipale propria dello 0.4 per cento per l'abitazione principale e relativa pertinenza; se occupata da un nucleo familiare con un invalido al 100 per cento, rimane allo 0.3 per cento mentre per i fabbricati residenziali sfitti è dell'1.06. Rimane fissata allo 0.17 per cento la tassa sui servizi indivisibili. «Siamo contrari all’aumento che pare dettato solamente dall’esigenza di pareggio di bilancio - ha detto Elisabetta De Alessandris della “Lista civica per Creazzo” - mai condivisa e discussa e mai anticipata alla cittadinanza». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.F.

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