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Appalti a chilometro zero scelti da 9 Comuni su 10

Sono stati molti i cantieri attivati grazie ai fondi statali. ARCHIVIO
Sono stati molti i cantieri attivati grazie ai fondi statali. ARCHIVIO
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Sono stati molti i cantieri attivati grazie ai fondi statali. ARCHIVIO

Promossi o bocciati. Voti positivi o voti negativi. Lodati per il lavoro svolto o rimandati a settembre. No, non si tratta delle pagelle di fine anno scolastico tanto temute dagli studenti, ma del bilancio stilato da Confartigianato Vicenza in merito ai 6,7 milioni di euro messi a disposizione per i Comuni vicentini e utilizzati per la messa in sicurezza di strade, scuole ed edifici pubblici. Contributi straordinari statali stanziati con la legge 145 di fine 2018, che hanno coinvolto 105 Comuni berici sotto i 20 mila abitanti (112 prima delle fusioni), con 119 interventi totali iniziati entro il 15 maggio scorso e 122 imprese coinvolte, molte delle quali vicentine. I Comuni hanno approfittato dei contributi (tra i 40 mila e i 100 mila euro, in base alle dimensioni del Comune) e della recente modifica del Codice degli appalti che prevede l'innalzamento della soglia per l'affidamento diretto dai 40 mila ai 150 mila euro, favorendo così la partecipazione delle micro e piccole imprese, con i cosiddetti “appalti a chilometro zero”. «Avevamo due obiettivi - commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza -, aiutare i Comuni e far lavorare le imprese del territorio. Quando abbiamo lanciato questa sfida, abbiamo specificato alle amministrazioni comunali che le avremmo monitorate, verificando le tipologie di intervento e l’affidamento alle aziende coinvolte, anche in base al nuovo codice degli appalti con sistema a chiamata e non più con il bando. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, perché la quasi totalità dei comuni ha approfittato di questa opportunità. Brogliano, Cartigliano e Lusiana Conco hanno addirittura affidato i lavori a imprese del paese stesso. Per noi è stato un grande risultato perchè entrambi gli obiettivi che ci eravamo prefissi sono stati centrati». I numeri parlano di 93 imprese vicentine coinvolte (il 76 per cento), molte delle quali artigiane, piccole o medie. Tra gli interventi più diffusi, quelli per la messa in sicurezza di strade, marciapiedi e piste ciclabili, il 63 per cento; più basso del previsto, invece, il numero degli interventi negli edifici pubblici, fermo al 21 per cento. «Le scuole? In effetti noi speravamo in maggiori lavori nei plessi scolastici - spiega Nerio Dalla Vecchia, membro della giunta di Confartigianato Vicenza -, ma i lavori dovevano iniziare entro il 15 maggio, ovvero quando le scuole sono ancora aperte, e questo naturalmente ha messo in difficoltà alcuni comuni che hanno dato precedenza alla viabilità o all'illuminazione pubblica». Non tutte le amministrazioni comunali hanno però approfittato del nuovo codice degli appalti: sei hanno preferito la procedura di gara abituale, mentre il Comune di Montegaldella è l’unico nel vicentino che non ha approfittato dei 40 mila euro di contributo che gli spettavano. «Sei su più di cento, rappresenta un numero confortante - continua Dalla Vecchia -. Montegaldella? Non ha colto l’opportunità. Ci saranno comunque altre occasioni in futuro, ne siamo certi». Il riferimento, è al decreto 34 del 30 aprile scorso, con il quale il ministero dello Sviluppo economico prevede la concessione di contributi a tutti i Comuni (senza limiti di dimensioni) per lavori di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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