<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Creazzo

Addio al ginecologo
delle battaglie civili
«Un grande medico»

.
L'ospedale di Schiavonia dove è deceduto il dottor Alberto Guidetti
L'ospedale di Schiavonia dove è deceduto il dottor Alberto Guidetti
L'ospedale di Schiavonia dove è deceduto il dottor Alberto Guidetti
L'ospedale di Schiavonia dove è deceduto il dottor Alberto Guidetti

 Creazzo piange il primario Alberto Guidetti, ginecologo che ha fatto nascere migliaia di bambini. Il Coronavirus si è portato via un medico molto preparato, apprezzato da colleghi e pazienti, entusiasta della vita e amante dei viaggi, nonno innamorato dei due nipotini. Originario di Creazzo è mancato l'altro giorno a 76 anni, nell'ospedale di Schiavonia, a Monselice, dov'era ricoverato. La sua morte ha provocato commozione nel mondo sanitario, negli ospedali di Arzignano e Valdagno, dove ricoprì il ruolo di primario, e anche alla clinica Eretenia di Vicenza.

 

A ricordarlo è l'amico e mentore Franco Dal Maso, quasi 88enne, che racconta con affetto la loro amicizia e il loro sodalizio medico, lunghi quasi 50 anni. «Nel 1971 mi chiamarono a Arzignano per fondare il nuovo reparto di ginecologia e ostetricia - spiega - Conoscevo il papà di Alberto, anch'egli medico, che mi disse che il figlio era laureato da poco ed era ufficiale medico. Mi fece un'ottima impressione e lo chiamai a lavorare con me. Per 26 anni siamo sempre stati fianco a fianco. Gli insegnai a usare il bisturi e il forcipe». Alla fine degli anni Novanta, quando Dal Maso andò in pensione, Guidetti si trasferì all'ospedale di Valdagno come primario. Vi rimase fino al 2006, l'anno della pensione. Successivamente continuò l'attività a Villa Berica, a Vicenza, e nello studio di Creazzo. «Era un valente chirurgo - prosegue Dal Maso -, veloce e perfetto negli interventi. Di intelligenza poliedrica, era preparato nella pratica anestesistica. Ed era intellettualmente aperto». Aggiunge: «Abbiamo fatto insieme battaglie civili: quando negli anni Settanta l'interruzione di gravidanza era osteggiata, nonostante fosse legale, noi siamo stati i primi, e a lungo gli unici, ad effettuare questo tipo di intervento. Furono momenti difficili, ma li affrontammo uniti».

 

Amante dei viaggi, a Guidetti piaceva scoprire nuovi luoghi e immergersi nella loro cultura; molto legato alla famiglia, lascia nel dolore la moglie Luciana e i figli Giulia, che ha seguito le orme paterne, e Francesco. Un ricordo affettuoso, affidato ai social, è quello dell'amico e pediatra Enrico Hüllweck, già presidente dell'Ordine dei medici e sindaco di Vicenza. «Un grande medico ospedaliero, ostetrico e ginecologo. Migliaia di donne hanno potuto beneficiare della sua capacità. Era bravo, intelligente e molto simpatico. Ci univano professionalmente molti bambini: lui li faceva nascere, io li visitavo e li curavo. Addio Alberto».

Antonella Fadda

Suggerimenti