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Monticello

Addio a Delfino Sartori, viaggiatore e fotografo dell’anima

Delfino Sartori davanti ad una delle fotografie scattate durante i suoi viaggi nel mondo
Delfino Sartori davanti ad una delle fotografie scattate durante i suoi viaggi nel mondo
Delfino Sartori davanti ad una delle fotografie scattate durante i suoi viaggi nel mondo
Delfino Sartori davanti ad una delle fotografie scattate durante i suoi viaggi nel mondo

Il lungo e avventuroso viaggio di Delfino Sartori volge al termine. Il giornalista, fotografo e globetrotter 69enne di Cavazzale si è spento giovedì 4 agosto, poco dopo le 19.30, nella sua abitazione di via Roi. A vincerlo è stato un tumore contro cui aveva combattuto strenuamente negli ultimi due anni. Una figura in costante movimento la sua, sempre alla ricerca di una nuova sfida, di un angolo di mondo non ancora vissuto, da esplorare e in cui immergersi con anima e corpo. Dai deserti africani alla Russia, dalla Cina alla Patagonia, Delfino aveva visitato più di cento paesi realizzando documentari e reportage. «Esistono due tipi di persone che girano il mondo: il turista e il viaggiatore», dichiarò qualche anno fa durante un'intervista. «Il turista lo puoi paracadutare in qualsiasi posto della terra, per lui l'unico interesse è quello di dire: “Sono stato lì, ho mangiato bene, ho visto strani personaggi in costume". Il viaggiatore, invece, è quello che cerca il contatto più umano con la natura e le realtà antropologiche. Ecco, quest'ultima è la mia scelta».

Proprio con questo spirito negli anni '70 fondò L'Angolo Vicentino dell'Avventura, di Avventure nel Mondo. «È stato anche uno dei primi coordinatori: lo ricordiamo tutti come un pioniere dei viaggi di esplorazione, quelli senza prenotazioni. L'Angolo di Vicenza e di tutto il Triveneto esprimono un profondo cordoglio alla famiglia e agli amici di Delfino», sono le parole del vice supervisore del gruppo berico, Daniele Giaretta.

«Ha avuto una vita molto vivace: in seguito alle prime esperienze lavorative alla Sivi e per le ferrovie in arsenale a Vicenza, dopo il servizio militare in Marina, Delfino si è laureato in scienze politiche e ha iniziato con il giornalismo. Appassionato di sport e di bicicletta, ha scritto per Il Gazzettino e riviste come Ciclismo e Montagna», ricorda l'amico, Mario Basso. «Da sempre gran viaggiatore, è stato uno dei primi ad avventurarsi in Cina. Parlava schiettamente in dialetto e chiedeva alla gente del posto: “Ma perché non me capì? Vegno dalla patria de Marco Polo”. La sua scomparsa è una perdita per tutta la comunità».

Sartori faceva parte anche del circolo Legambiente di Monticello. «Aveva una grande passione per la fotografia e per i video. Il suo aver viaggiato per tutto il mondo in modo avventuroso, anche attraversando il Sahara in groppa a un cammello, lo aveva reso attento e sensibile alle tematiche ambientali», dice il presidente del circolo, Bruno Cazzola. I funerali verranno celebrati alle 9 di martedì 9 agosto nella chiesa di Cavazzale.

 

Marco Billo

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