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35 volontari per l'esercitazione antialluvione

TORRI DI QUARTESOLO

 

Marco Marini

 

Sacchi di sabbia, tavole per l'acqua alta, più di una trentina di uomini al lavoro. Venerdì sera, a Torri di Quartesolo, qualche ignaro passante ha sollevato lo sguardo al cielo, pensando di vederlo coperto e carico di pioggia, rimanendo invece spiazzando nel trovarlo limpido e sgombro da nuvole. Nessun imminente pericolo alluvione, infatti, incombeva sul paese, si trattava invece di un'importante esercitazione da parte dei volontari della Protezione civile di Torri che, dalle 20 e 30 fino a dopo mezzanotte, hanno lavorato ininterrottamente per montare e smontare le paratie antialluvione sul ponte del fiume Tesina, chiuso per più di tre ore al traffico.

Un esercitazione fatta per oliare gli ingranaggi di un meccanismo già ampiamente collaudato, come dimostrato nel 2010 quando il corso d'acqua, ingrossato da tre giorni ininterrotti di pioggia battente, arrivò ad allagare il ponte, risparmiando le vie del centro del paese grazie proprio al tempestivo lavoro della Protezione civile. «Ci sono cinque stazioni idrometriche lungo l'Astico Tesina che controllano la portata dell'acqua» spiega Roberto Grisolia, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, dalla sala operativa allestita nella sede della Protezione civile di Torri, a due passi dal centro. «Monitorandole riusciamo a sapere con almeno sei ore d'anticipo quello che succederà a Torri». Ed è qui che intervengono i volontari della Protezione civile che, in caso di chiamata, come avvenuto venerdì sera, corrono per mettere in sicurezza il ponte sul Tesina, opera della seconda metà del Cinquecento attribuita ad Andrea Palladio.

Trentacinque in tutto gli uomini coinvolti nell'esercitazione, più quelli della polizia locale del paese coordinati dal comandate Paolo Bertozzo. I volontari, dopo la chiusura del ponte al traffico avvenuta alle 21 e 30, hanno quindi iniziato a montare le due strutture in metallo, una per lato, a sostegno delle paratie, completando l'operazione in un'ora e dieci minuti. Stesso tempo richiesto poi per la fase di smontaggio, completata poco dopo la mezzanotte. Soddisfatto del risultato Emilio Zausa, referente della Protezione civile: «È andato tutto bene nonostante la mancanza di qualche persona - ha commentato -, tutto è stato fatto in tempi abbastanza rapidi e senza nessun imprevisto. È stata inoltre un'ottima occasione per istruire i nuovi arrivati».

Parole di elogio anche da Ernesto Ferretto, sindaco di Torri, presente durante l'esercitazione assieme ai consiglieri Giacomo Gobbi e Francesco Fabris. «È stata una prova positiva - le parole del primo cittadino -, c'è un bello spirito di squadra e quello fa funzionare tutto. Puntiamo a far diventare questa esercitazione un appuntamento annuale. Speriamo inoltre che qualche altro giovane, anche ragazze, entri a far parte della Protezione civile di Torri».

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