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Bassano

Zaia diffamato
su Fb: condannati
due vicentini

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Il governatore del Veneto Luca Zaia con la moglie Raffaella
Il governatore del Veneto Luca Zaia con la moglie Raffaella
Bassano, Zaia contro i leoni da tastiera

Avevano scritto sui social che l'ospedale di Santorso sarebbe stato privilegiato rispetto a Bassano «grazie alla presenza tra i dirigenti della moglie del presidente della Regione». Una fake news subito smentita con un video messaggio dallo stesso Luca Zaia, che aveva anche denunciato i due «leoni da tastiera», un 57enne di Bassano e un 53enne di Romano. E così, un anno dopo la querela, ecco arrivare la condanna per diffamazione aggravata. 

 

I fatti risalgono a marzo dello scorso anno. Allora Zaia era andato su tutte le furie: «Un conto è il dibattito aperto nel merito delle scelte, ma non posso accettare le affermazioni false di questi leoni da tastiera. Mia moglie è un'impiegata part-time per una compagnia di assicurazioni di Conegliano: bastava documentarsi prima di sparare falsità». Il governatore, nel video, li aveva citati per nome e cognome - «vediamo se questi due leoni da tastiera avranno il coraggio di replicare» - promettendo querele. Poco meno di due ore dopo la pubblicazione del video erano arrivate le scuse, sempre via social: un messaggio in cui uno degli autori aveva riconosciuto di aver pubblicato il post «di un amico di solito ben informato» senza però le necessarie verifiche. Ma per il giudice «la responsabilità è evidente». Di qui il decreto penale di condanna emesso dal tribunale di Vicenza. I due, ora, dovranno pagare una multa di 300 euro ciascuno

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