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Via Verci in sofferenza tra turnover di negozi e il nodo dei parcheggi

Gianfranco MariniUno scorcio della via ripresa dall’incrocio con via Mure del Bastion Negozi sfitti in via Verci: sono diverse le vetrine vuote in questa zona del centro
Gianfranco MariniUno scorcio della via ripresa dall’incrocio con via Mure del Bastion Negozi sfitti in via Verci: sono diverse le vetrine vuote in questa zona del centro
Gianfranco MariniUno scorcio della via ripresa dall’incrocio con via Mure del Bastion Negozi sfitti in via Verci: sono diverse le vetrine vuote in questa zona del centro
Gianfranco MariniUno scorcio della via ripresa dall’incrocio con via Mure del Bastion Negozi sfitti in via Verci: sono diverse le vetrine vuote in questa zona del centro

Via Verci soffre. Vetrine vuote e sfitte accolgono chi la imbocchi dal centro in direzione Ossario. Nonostante i recenti lavori di sistemazione della pavimentazione, e le bancarelle del mercato due volte la settimana, resta l’impressione di un luogo in cui le attività commerciali non hanno vita facile. Recentemente ha lasciato anche una storica panetteria, che sarà comunque presto sostituita da una pizzeria. Sta arrivando anche un altro importante marchio ma resta l’impressione di potenzialità non completamente sfruttate. Non aiutano il parcheggio selvaggio, l’assenza di piazzole per la sosta breve e l’obbligo di pagare il parcheggio anche nei giorni festivi. Con l'aggiunta di un vicino park coperto, “Il Ponte” (ex Cadorna), poco utilizzato. Il quadro tracciato dai commercianti non appare roseo. «Polizia locale e ausiliari concedono una tolleranza di una decina di minuti – commenta Gianfranco Marini - ma l'assenza di piazzole per la sosta veloce, un quarto d'ora per gli acquisti o per un caffè, si sente. Allo stesso modo, pesa la mancata gratuità nei giorni di festa. Non sono rari i clienti che si lamentano perché da noi il parcheggio si paga anche di domenica». A queste criticità Susanna Guglielmi aggiunge il problema del parcheggio selvaggio. «Soprattutto la sera, dopo che i negozi hanno chiuso - evidenzia – non ci sono regole e vediamo file di auto in divieto di sosta, soprattutto sul lato destro. Anche dal mio punto di vista l'assenza di piazzole per soste rapide si fa sentire. Infine a Castelfranco, per esempio, il parcheggio nei giorni di festa è gratuito da anni e i risultati sul piano dell'afflusso turistico si vedono». Per Miriam Savica resta difficile da capire lo scarso utilizzo del parcheggio ex Cadorna: è vicino al centro, sorvegliato e coperto ma quasi mai tra le prime opzioni di bassanesi e turisti quando si deve lasciare l'auto. «Il park sotterraneo è usato meno di quanto meriti – commenta –. Lo vediamo con i nostri clienti: la maggior parte prova a parcheggiare qui, lungo la strada, e se non ci riesce, spesso continua a girare. La disponibilità di alcune piazzole per la sosta veloce aiuterebbe». In alternativa, la proposta è di concedere la prima mezz’ora di sosta gratuitamente. «Accade a “Le Piazze”, all'ex ospedale - rileva Miriam -, perché non estendere la misura anche ad altre aree?». Sulla stessa linea Claudia Corsato, che testimonia i disagi nei quali vengono spesso coinvolti gli autobus che fanno la spola col parcheggio Gerosa. «In diverse occasioni – spiega – i conducenti si devono fermare a causa del parcheggio selvaggio, quando le auto in sosta disordinata bloccano la sede stradale e i mezzi pubblici non passano». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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