Gli agenti della polizia locale sono andate a prenderle a casa, e alla loro vista le due ragazze hanno ammesso tutto: «Abbiamo danneggiato noi la grata della Madonnina in via Volpato. Volevamo imitare un video visto su Tiktok». Sono due sorelle, di 24 e 17 anni, residenti a Bassano (non sono stati forniti ulteriori dati perché la legge protegge l’identità della minore). Sono state scoperte grazie alle indagini lampo degli agenti dell’Unione montana bassanese, avviate dopo i fatti accaduti nella notte tra venerdì e sabato, quando le due sono state riprese dalle telecamere ad alta definizione installate a ridosso del Ponte degli Alpini e in centro storico.
Le immagini mostravano dapprima le giovani prodursi in atteggiamenti osé sul Ponte, con gonne alzate e pantaloni abbassati, poi camminare verso via Volpato, dove una delle due ha aperto la grata dell’edicola che protegge l’affresco dell’immagine sacra e si è appesa dondolandosi fino a staccarla dai sostegni, mentre l’altra la filmava divertita.
«Avevamo dato un ultimatum - ha spiegato ieri mattina l’assessore alla sicurezza Claudio Mazzocco -. Ma poi, in accordo con il comandante e i vertiti della polizia locale, abbiamo deciso di mettere fine alla questione andando a suonare al campanello delle ragazze, identificate proprio grazie al nuovo sistema di video sorveglianza». Così, domenica pomeriggio, gli agenti si sono recati nella casa delle due sorelle. «Buongiorno - hanno esordito -. Abbiamo ragione di pensare che vi siate rese responsabili dei danneggiamenti e degli atti osceni avvenuti la scorsa notte in centro, cosa potete dirci a riguardo?».
Le ragazze, molto sorprese, hanno finito con l’ammettere le loro responsabilità. «Considerando gli elementi a nostra disposizione - precisa Mazzocco - avevamo capito che dovevano abitare nei pressi del centro. Si vedeva che conoscevano la zona, inoltre i fatti sono accaduti alle 2.30 passate. Le indagini hanno fatto il resto. Nella loro abitazione c’erano anche gli abiti indossati quella sera». Le due sono state accompagnate in comando: «Durante il tragitto gli agenti sono stati fermati dai carabinieri - aggiunge l’assessore alla sicurezza -. I militari mesi fa avevano convocato la sorella maggiore in caserma per notificarle degli atti, ma lei non si era mai presentata: così abbiamo preso due piccioni con una fava». Le due sono state denunciate per atti osceni in luogo pubblico e per danneggiamento di un bene storico. In aggiunta, una sanzione amministrativa. Il gioco dell’emulazione di un video simile visto sul web è quindi costato caro.
«Questa è l’ennesima riprova - conclude l’assessore - che la nostra polizia locale funziona al meglio. Speriamo che questa denuncia serva da deterrente e da insegnamento per il futuro, e che non si verifichino più simili sfregi al decoro di Bassano».