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«Una nuova sede per la polizia»

Messineo con i dirigenti Peruffo e Dalla Costa e il personale del commissariato di Bassano
Messineo con i dirigenti Peruffo e Dalla Costa e il personale del commissariato di Bassano
Messineo con i dirigenti Peruffo e Dalla Costa e il personale del commissariato di Bassano
Messineo con i dirigenti Peruffo e Dalla Costa e il personale del commissariato di Bassano

A pochi giorni dal suo insediamento, il nuovo questore di Vicenza, Antonino Messineo, è arrivato a Bassano in visita ufficiale con diversi appuntamenti in agenda. Ad aprire la serie, la visita al commissariato di viale Pecori Giraldi, con tutti gli uomini del vicequestore Elena Peruffo, passando per la sede della polizia stradale, fino al palazzo municipale per le presentazioni con il sindaco Elena Pavan. Messineo, 58 anni, originario di Agrigento, con all’attivo incarichi da vicedirettore della Dia e del corpo di polizia in forza al Senato della Repubblica, è partito con una premessa significativa: «Non chiamatemi questore di Vicenza, io guido la pubblica sicurezza dell’intera provincia, ogni territorio ha la stessa importanza e le forze di polizia devono garantire una presenza territoriale equa. Sono arrivato nel Vicentino nel giorno in cui questo territorio, in una nota classifica nazionale, si è fissato ai primi posti per benessere e qualità della vita. Eredito una grande responsabilità perchè dovrò essere in grado di mantenere questo primato, e spero anche di migliorarlo». Le valigie sono ancora da disfare, il cambio di residenza da Terni, dove il dirigente ha svolto il suo precedente incarico, è pronto. Il nuovo questore ha già le idee chiare: «Vorrei poter conoscere personalmente i sindaci di tutti i Comuni vicentini, sono tanti, ci vorrà tempo, ma è uno dei miei obiettivi». E restando sul tema degli obiettivi, quelli già definiti sono dettati anche dal tessuto sociale Vicentino: «Qui si vive bene anche perché siamo in un territorio di grandi lavoratori, gente onesta e instancabile che merita una sicurezza capillare, anche sul fronte dei reati predatori, sul tema purtroppo sempre attuale dello spaccio di sostanze stupefacenti, poi certamente su quello dell’ordine pubblico. Metteremo il massimo impegno anche nelle attività di prevenzione, fondamentali per arginare gli effetti negativi di tutte queste problematiche». Un passaggio fondamentale resta il contatto diretto con i cittadini: «La polizia lavora per loro, e loro devono sapere e vedere che ci siamo - specifica Messineo -. Il nostro grande compito, che dobbiamo continuare a praticare con costanza migliorandoci sempre, è quello di saper ascoltare: spesso la prevenzione parte anche da qui, dal rapporto diretto e vicino con i residenti». Per farlo serve anche innovarsi: «La polizia di oggi non è quella di 50 anni fa - precisa il dirigente - adesso tutto è più veloce, in continua e marcata evoluzione, anche noi dobbiamo rinnovarci sempre, essere critici verso il nostro operato con l’obiettivo di fare sempre meglio. La polizia per me è casa, gli agenti sono la mia famiglia, e lavorando insieme tutto questo sarà possibile». A Bassano probabilmente non ci sono le problematiche legate alla sicurezza pubblica che invece caratterizzano alcune aree della città berica, ma un problema in più per i poliziotti bassanesi c’è ed è quello legato alla sede di viale Pecori Giraldi, con limiti strutturali ormai noti da anni, uffici chiusi solo nei mesi scorsi per accertamenti legati alla presenza di materiali tossici nella pavimentazione, accessi molto problematici per i disabili. Solo per fare qualche esempio. E sulla questione della tanto sospirata nuova sede, il questore precisa: «Ci batteremo per ottenerla, sono appena arrivato e non posso ancora fare promesse, ma assicuro che ci batteremo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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