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Un’ex infermiera muore sola in casa

Mioara Paraschiv aveva fatto anche l’operaia a Mussolente
Mioara Paraschiv aveva fatto anche l’operaia a Mussolente
Mioara Paraschiv aveva fatto anche l’operaia a Mussolente
Mioara Paraschiv aveva fatto anche l’operaia a Mussolente

Trovata senza vita nel bagno di casa: dovrebbe essersi trattato di un malore, ma è ancora giallo sul decesso di un’ex infermiera romena di 45 anni. La Procura di Vicenza ha disposto l’autopsia sul corpo della donna per accertare che la morte sia avvenuta per cause naturali ed escludere qualsiasi altra ipotesi. A perdere la vita è stata Mioara Paraschiv, per tutti Mara, arrivata in Italia sette anni fa con il sogno di svolgere qui la professione di infermiera, per la quale si era formata nel suo Paese di origine. Viveva un appartamento in una palazzina al civico 3 di via Ca’ Baroncello. Condivideva ancora l’alloggio con il suo ex compagno, un connazionale di 55 anni, operaio. E’ stato proprio l’uomo a trovare il corpo esanime di Mara verso le 18 di domenica scorsa. Si era assentato per il fine settimana, che aveva trascorso nel Padovano insieme ai figli avuti da una precedente relazione. L’ex compagna era accasciata in bagno: sul capo un’evidente ecchimosi, probabilmente procurata da una caduta improvvisa. Il coinquilino ha capito subito che non c’era più nulla da fare. Dopo lo choc iniziale ha impugnato il telefono per dare l’allarme. In via Ca’ Baroncello, nel giro di pochi minuti, sono intervenuti i carabinieri del luogotenente Antonio Bellanova, insieme ai sanitari del 118. I medici hanno constatato il decesso, presumibilmente avvenuto per cause naturali. La giovane età della donna però impone ulteriori accertamenti. Per questo il pubblico ministero Luigi Salvadori, immediatamente informato dei fatti, ha disposto l’autopsia; gli incarichi ai medici legali nominati dalla Procura verranno assegnati oggi. Non è escluso che gli accertamenti autoptici vengano eseguiti già nelle prime ore del pomeriggio. Nel frattempo l’appartamento è stato posto sotto sequestro. I parenti di Mioara Paraschiv sono stati avvisati poco dopo il ritrovamento. La vittima, dopo aver lavorato per quattro anni a Bucarest, era giunta in Italia nel 2012. Qui aveva prestato servizio all’ospedale San Bassiano, da settembre fino al febbraio dell’anno seguente. Dal 2013 al 2017 aveva lavorato come colf e assistente domestica, poi fino allo scorso aprile aveva ricoperto il ruolo di operaia nell’industria alimentare Ferraro di Mussolente. Gli amici sono costernati: «Era una ragazza allegra, voleva sempre aiutare tutti - racconta Renata, una connazionale che abita nei dintorni vive nello stesso condominio -. Domenica ero appena tornata dalle ferie e le ho mandato dei messaggi, ma non mi ha risposto. Sono andata a casa sua e ho visto i carabinieri. A quanto mi risulta Mioara non aveva problemi di salute». Sabato sera la vittima aveva postato sul suo profilo facebook un’uscita a cena in un locale di Rosà. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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