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Marostica

Trovato morto durante una festa in casa. Nei guai l'amico che ha dato l'allarme

La polizia sta indagando sulla morte di Gianfranco Bassani: indagato uno degli amici che avevano dato l’allarme.
La polizia sta indagando sulla morte di Gianfranco Bassani: indagato uno degli amici che avevano dato l’allarme.
La polizia sta indagando sulla morte di Gianfranco Bassani: indagato uno degli amici che avevano dato l’allarme.
La polizia sta indagando sulla morte di Gianfranco Bassani: indagato uno degli amici che avevano dato l’allarme.

Morte di Gianfranco Bassani: indagato uno degli amici che avevano dato l’allarme. A rispondere dell’accusa di “morte in conseguenza di altro reato” è M.G., 29 anni, residente a Romano d’Ezzelino, che secondo gli inquirenti potrebbe aver fornito parte della droga assunta dalla vittima nel festino fatto nel suo appartamento la notte prima del decesso. 
Sul caso la procura di Vicenza aveva immediatamente aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia, eseguita lo scorso giovedì all’ospedale San Bortolo. La morte sarebbe stata causata da un attacco cardiocircolatorio, ma a dare le risposte fondamentali saranno gli esiti degli esami tossicologici, attesi tra qualche settimana, che potranno accertare se la morte del bassanese di 43 anni sia stata causata dall’assunzione di sostanze stupefacenti che potrebbero aver causato il malore fatale.

Stando ai primi esiti delle indagini, dalla serata precedente il decesso, Bassani sarebbe stato in compagnia anche del 29enne, già noto agli archivi di polizia, e destinatario dell’avviso di garanzia: passaggio dovuto e necessario a garantirgli un’equa difesa. Tra le ipotesi c’è quella che il giovane di Romano possa aver ceduto parte delle sostanze stupefacenti assunte anche da Bassani, che poi potrebbero aver portato al decesso. 

 

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Tutto era avvenuto lo scorso lunedì 6 settembre. Erano circa le 14.30 quando il 29enne e un altro amico, ospiti di Bassani, nel suo appartamento al civico 20 di via Antonio Nonis, in zona Marsan, a Marostica, si sono accorti che il padrone di casa era esanime nel suo letto. Nonostante i diversi tentativi di svegliarlo Bassani non dava segni di vita. Per questo i due ospiti avevano deciso di chiamare un terzo amico, giunto dopo circa 40 minuti da Cassola. Era stato a quel punto che la compagnia di conoscenti aveva scelto di dare l’allarme al 118. 

All’arrivo dei sanitari dell’ospedale San Bassiano non era stato possibile far altro che constatare il decesso del bassanese, chiaramente avvenuto ore prima della richiesta di soccorso. In via Nonis erano subito intervenuti anche i poliziotti del commissariato cittadino, che su ordine della procura hanno avviato le indagini, che quello stesso giorno avevano portato anche a perquisizioni domiciliari mirate. Nell’abitazione di Bassani non era stata trovata droga, ma c’erano i segni evidenti del suo recente consumo. Le indagini proseguono. 

 

Francesca Cavedagna

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