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Tribunale, l’ipotesi
non è tramontata
Oggi nuovo vertice

La cittadella della giustizia, oggi inutilizzata FOTO CECCONL’avvocato Francesco Savio
La cittadella della giustizia, oggi inutilizzata FOTO CECCONL’avvocato Francesco Savio
La cittadella della giustizia, oggi inutilizzata FOTO CECCONL’avvocato Francesco Savio
La cittadella della giustizia, oggi inutilizzata FOTO CECCONL’avvocato Francesco Savio

Torna a riunirsi il comitato per il tribunale della Pedemontana. Questa mattina i rappresentanti delle categorie economiche, degli ordini professionali e della politica locale faranno il punto della situazione sui servizi legati alla Giustizia e sul futuro della cittadella da 12 milioni di euro costruita in via Marinali e ancora in attesa di destinazione. Nel frattempo tiene banco il dibattito sull’apertura nei prossimi mesi dell’aula “telematica” per celebrare a distanza parte del processo civile, anticipata dal Giornale di Vicenza.

L’evoluzione telematica dell’ex tribunale prevede infatti l’apertura di un’aula, in rete con Vicenza via computer e telecamere. Il suo utilizzo, almeno inizialmente, sarà limitato alla materia civile e solo ad alcuni aspetti del processo, come le audizioni a distanza di testimoni e periti e le verifiche legate al diritto di famiglia e alla disabilità. E’ comunque un importante punto di partenza.

«La videoconferenza - commenta l’ex presidente degli avvocati, Francesco Savio - è già ammessa nel processo penale. Va dato atto al presidente del tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo, di aver introdotto questa possibilità in ambito civile: faciliterà la vita ai cittadini».

L’attesa principale è per il 2021, quando la riforma del Giudice di pace entrerà a regime, riportando sostanzialmente in vita la vecchia Pretura. «Per ora c’è un progetto ancora in esame – riprende Savio -. L’aumento delle competenze fino a 30 mila euro (e 50 mila per i sinistri) avvicinerà molto il Giudice di pace al Pretore. L’ideale sarebbe veder aumentare i giudici togati, ma per avvicinare la Giustizia al cittadino e mantenere in vita, almeno in parte, gli uffici di Bassano, anche un allargamento del raggio di azione dei magistrati onorari va bene».

Per l’ex presidente dei commercialisti, Amedeo Busnardo, l’apertura dell’aula per i collegamenti a distanza è un punto di partenza, non di arrivo. «Sono felice della convocazione del comitato – dichiara – perché sui servizi di Giustizia non dobbiamo abbassare la guardia. Bene la sala per la videoconferenza, bene l’apertura dello sportello per i cittadini, ma in agenda ci sono anche altre iniziative pronte a partire».

Busnardo si riferisce in particolare al ritorno in città degli uffici della volontaria giurisdizione. «Il presidente Rizzo – riprende l’ex presidente dei commercialisti – ha già dichiarato di voler far trattare a Bassano diritto di famiglia e questioni relative alla disabilità e alle imprese. Dobbiamo cogliere l’occasione e fare fronte comune per portare a casa il maggior numero possibile di servizi. In questo senso, mi sembra che anche a Vicenza si siano resi conto del sovraccarico di lavoro determinato dai tagli del 2013».

Lorenzo Parolin

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