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“Tracce” di volontariato «Una festa dei quartieri per potenziare il sociale»

Nel frattempo prende corpo l’idea di una festa dei quartieri Numerosi i visitatori negli stand allestiti dalle associazioniUna trentina le associazioni presenti ieri in piazza in occasione di “Tracce”. CECCON
Nel frattempo prende corpo l’idea di una festa dei quartieri Numerosi i visitatori negli stand allestiti dalle associazioniUna trentina le associazioni presenti ieri in piazza in occasione di “Tracce”. CECCON
Nel frattempo prende corpo l’idea di una festa dei quartieri Numerosi i visitatori negli stand allestiti dalle associazioniUna trentina le associazioni presenti ieri in piazza in occasione di “Tracce”. CECCON
Nel frattempo prende corpo l’idea di una festa dei quartieri Numerosi i visitatori negli stand allestiti dalle associazioniUna trentina le associazioni presenti ieri in piazza in occasione di “Tracce”. CECCON

“Tracce” per consolidare il rapporto tra volontariato e quartieri e per garantire alle decine di associazioni cittadine che si occupano di sociale, sanità e promozione culturale di avere sempre più voce in capitolo. La giornata che da alcuni anni fa incontrare bassanesi e volontariato, ieri in piazza Libertà, ha messo in agenda due temi di peso come il rapporto tra le associazioni e il territorio e la loro capacità di orientare le politiche sociali. «Il coordinamento delle nostre associazioni – ha detto il presidente Giannantonio Polita – è nato ed è diventato associazione a tutti gli effetti per fondere le diverse anime della solidarietà che si incrociano in città, e per aprirsi a tutte le voci, parlando di accoglienza, giustizia e dignità». Voci come quella dell’associazione “Iess”, al lavoro per organizzare in autunno una festa dei quartieri nella quale far incontrare i 22 rioni di Bassano; o come quella dell’associazione oncologica S. Bassiano Onlus che da anni accompagna gli ammalati nel percorso di cura, o, ancora, “Bassano accessibile” o “Casa a Colori” i cui obiettivi sono, rispettivamente, una città senza barriere architettoniche e l’accoglienza. E in un momento storico nel quale la solidarietà si è spostata dall’incubatore naturale, le parrocchie, alle reti di vicinato e ai quartieri, la neoassessore Mavì Zanata ha colto l’occasione per sollecitare l’incontro tra le due realtà. «Arrivo dall’esperienza di quartiere – ha detto – e sono convinta che una giornata di festa per consolidare i legami tra rioni e volontariato farebbe bene. La competenza in relazione ai quartieri è del sindaco, ma se il progetto di una festa dei quartieri andrà in porto, siamo pronti a fare la nostra parte». Quanto alla possibilità che il coordinamento, da associazione diventi un “parlamentino” del volontariato, l’assessore ha rimandato la decisione a Consiglio e Giunta perché “il tema è interessante, ma va valutato con il sindaco e, in seconda battuta con l’assemblea cittadina. Certamente testimonia una volontà delle associazioni di contribuire alla vita della città». Contribuire come l’Orchestra giovanile Città di Bassano del Grappa che ha animato il mattino. «Perché – ha chiuso Polita – volontariato significa vita e significa nella maggior parte dei casi ricevere in umanità molto più di ciò che si è donato in tempo ed energie». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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