<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bassano del Grappa

Terrorizza la moglie
e aggredisce militari
Fermato con lo spray

.
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

Cacciato da casa dopo la furente lite in famiglia che lo aveva portato a distruggere buona parte del mobilio, è tornato qualche ora dopo, più arrabbiato di prima, pretendendo di entrare. La moglie terrorizzata ha dato l'allarme ai carabinieri, ma il tunisino se l'è presa anche con loro, tanto che per bloccare i suoi ripetuti tentativi di aggressione i militari sono dovuti ricorrere allo spray al peperoncino. Alla fine, per Alì Haji, disoccupato di 54 anni, già noto agli archivi di polizia, sono scattate le manette con l'accusa di resistenza e danneggiamento.

 

Tutto è iniziato poco dopo le 17 di lunedì, in un appartamento nel quartiere popolare Rondò Brenta a Bassano, quando il tunisino ubriaco ha acceso l'ennesima lite con la moglie. L'ira cieca l'ha portato a distruggere i mobili di casa, poi la consorte è riuscita a chiamare i carabinieri. A quel punto il marito che è uscito di corsa prima del loro arrivo. Ma alle 21.20 è andato in scena il secondo round: Haji si è ripresentato e ha iniziato a prendere a pugni e calci il portoncino d'ingresso chiuso a chiave. La moglie si è rifiutata di farlo entrare e ha dato nuovamente l'allarme al 112. I militari della sezione Radiomobile hanno trovato il tunisino in garage. Lui, appena li ha visti, invece di calmarsi è andato su tutte le furie, tentando a più riprese di colpirli con calci e pugni, mentre li copriva di insulti e minacce. I carabinieri non hanno potuto fare altro che utilizzare lo spray urticante: unico strumento attraverso il quale è stato possibile rendere inoffensivo l'uomo per riuscire ad ammanettarlo. Ma durante il tragitto verso la caserma il tunisino ha preso a testate il vetro divisorio della "gazzella", fino a danneggiarlo.

 

Sedato e condotto in cella di sicurezza, su disposizione del pubblico ministero Barbara De Munari, ieri mattina Haji, difeso dall'avvocato Fabio Della Mea, si è presentato davanti al giudice Matteo Mantovani per l'udienza di convalida e il contestuale rito direttissimo. L'arresto è stato convalidato con la misura cautelare dell'obbligo di firma. 

Francesca Cavedagna

Suggerimenti