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Tempesta Vaia, arrivano i contributi

La devastazione dei boschi altopianesiIl ministro degli affari regionali Erika Stefani
La devastazione dei boschi altopianesiIl ministro degli affari regionali Erika Stefani
La devastazione dei boschi altopianesiIl ministro degli affari regionali Erika Stefani
La devastazione dei boschi altopianesiIl ministro degli affari regionali Erika Stefani

Per risanare le ferite lasciate sulle montagne del Veneto dalla tempesta Vaia, dopo tanta solidarietà da parte della Regione Veneto, da vari comuni della pedemontana, da diverse associazioni così come da molte aziende e da privati cittadini, ora arriva, ed è il caso di dire finalmente, anche il sostegno del Governo con uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro. «Nessuno può dimenticare la devastazione che ha colpito i nostri territori montani alla fine di ottobre 2018. Continuare a sostenere concretamente i comuni colpiti è nostro dovere». Sono queste le parole con i cui il ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani ha annunciato l’importante intervento programmato dal Consiglio dei ministri. «Ho personalmente chiesto al Consiglio dei ministri - spiega - di approvare il decreto che stanzia precisamente 16 milioni 290 mila e 319 euro per il ripristino delle aree danneggiate dalla tempesta Vaia. Il bando prevede l’assegnazione di 34 quote da 479 mila e 127 euro per le aggregazioni di comuni totalmente montani. Gli interventi dovranno essere mirati alla prevenzione del rischio idrogeologico, alla promozione del turismo, del settore primario, delle attività artigianali tradizionali e del commercio dei prodotti di prima necessità». Una dimostrazione di attenzione per territori già svantaggiati, messi in grave difficoltà ambientale ed economica da eventi calamitosi ed imprevedibili come quello di ottobre. «Penso soprattutto alle valli del Bellunese e all’Altopiano di Asiago – sottolinea Erika Stefani - dove sono stati abbattuti centinaia di migliaia di alberi. Una parte di queste risorse potrebbe essere impiegata proprio alla piantumazione di nuovi alberi». Il ministro si sofferma anche a sottolineare la grande forza d’animo che ha contraddistinto le popolazioni montane anche in questa occasione, come in tanti disastri in passato, e che l’ha davvero colpita positivamente. «Impressionante - dice Stefani - la capacità dei territori veneti di rialzarsi immediatamente senza aspettare l’aiuto di nessuno. Encomiabile l’impegno profuso in quei giorni dalle comunità con in testa i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni locali che ora avranno da parte del Governo un altro aiuto per sanare queste profonde ferite». «Accogliamo con grande soddisfazione questo bel segnale da parte del governo – dice il presidente dell’Unione montana Sette Comuni Emanuele Munari –, si tratta di un primo importante passo a sostegno del nostro territorio. Ora attendiamo il decreto attuativo che ci consentirà di programmare al meglio gli interventi possibili. Le necessità sono tante. Sul rischio idrogeologico, per esempio, sono già stati individuati due punti critici, uno si trova alle Melette e l’altro a Enego. Riguardo alla ripiantumazione degli alberi cui accenna il ministro, forse è ancora presto per fare progetti perchè prima di arrivare a questa fase ci dovremo occupare di tutto l’esbosco e del ripristino dei terreni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefania Longhini

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