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Taglia la legna, il sindaco si ferisce

Il cortile in cui il sindaco  stava tagliando la legna con la sega circolareIl primo cittadino di Foza, Bruno Oro
Il cortile in cui il sindaco stava tagliando la legna con la sega circolareIl primo cittadino di Foza, Bruno Oro
Il cortile in cui il sindaco  stava tagliando la legna con la sega circolareIl primo cittadino di Foza, Bruno Oro
Il cortile in cui il sindaco stava tagliando la legna con la sega circolareIl primo cittadino di Foza, Bruno Oro

Grave infortunio per il sindaco di Foza, Bruno Oro, mentre tagliava la legna d’ardere per l’inverno. Nel tardo pomeriggio di lunedì il primo cittadino altopianese stava tagliando dei grossi rami con l’utilizzo di una sega circolare da banco. A un certo punto, forse per una distrazione oppure per un nodo particolarmente duro, la mano sinistra è entrata in contatto con la lama che girava ad alta velocità, la quale ha provocando un profondo taglio sul dorso della mano fino a intaccare le ossa carpali nonché tendini e legamenti. Oro ha subito gridato chiedendo aiuto e immediatamente è stato soccorso dai famigliari, che dapprima hanno cercato di contenere l'emorragia e poi, vista la gravità del taglio, hanno chiesto l’intervento del 118, che ha provveduto a trasportare il sindaco all’ospedale di Asiago con un’ambulanza. Giunto al nosocomio altopianese, Oro è stato subito preso in carico dal pronto soccorso e dal reparto di ortopedia: i medici hanno ben presto riscontrato che la lama della sega circolare aveva affondato per oltre la metà dello spessore del palmo, provocando fratture e lesioni in tutta la mano. Il primo cittadino fozese è stato quindi immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza con gli ortopedici altopianesi, tra i quali anche uno specialista in chirurgia della mano, di turno quella sera, che hanno lavorato parecchie ore per sistemare ossa e legamenti. Oro è stato poi ricoverato nel reparto ortopedico, mentre i chirurghi attendevano i primi esiti dell’intervento. «L’operazione è andata così bene che stasera (ieri sera per chi legge, ndr) i medici mi hanno permesso di ritornare a casa – racconta Bruno Oro. tranquillizzando i suoi cittadini -. Non mi è concesso ancora di potermi muovere in piena libertà e devo stare molto attento, ma almeno sono a casa mia con tutte le mie comodità». I medici ora stanno aspettando la ripresa dell’attività neurologica, considerato che il profondo taglio, che ha quasi amputato la mano, ha inciso anche molti nervi. «Per ora non sento alcunché – conferma il primo cittadino – ma fortunatamente è la sinistra e quindi riesco a fare buona parte delle cose. Mi dicono che ci vorrà del tempo prima di capire se ci saranno danni a lungo termine ai nervi. Poi mi aspetterà una lunga riabilitazione per cercare di riacquisire la maggior mobilità possibile, ma vedo che i medici sono ottimisti e quindi lo sono anch’io». Con l’infortunio, assicura Oro, l’Amministrazione comunale di Foza non subirà rallentamenti. «L’attività comunale prosegue - conferma - e anzi, già l’indomani dell’incidente sono stato molto impegnato al telefono e vedo che riesco a gestire molte cose anche da “remoto”. In più sono fortunato perchè posso contare in un ottimo gruppo consiliare che mi affianca, oltre a una vicesindaca molto tosta, che sa il fatto suo, quindi sono molto tranquillo. A breve comunque ritornerò in municipio perché siamo in una fase delicata tra opere pubbliche che vanno completate prima dell’inverno e altre che devono essere progettate per poter partire al primo disgelo. C’è molta carne al fuoco e non posso certo permettere che un infortunio rallenti il lavoro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gerardo Rigoni

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