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Il caso

Svt, studenti multati sui bus. Ricorso dei genitori, la Provincia le annulla

L’obliteratrice dell’autobus sulla tratta Schio-Bassano era rotta, ma a nulla erano valse le spiegazioni fornite dai giovani ai controllori
Era accaduto sulla tratta Schio-Bassano (Foto d'archivio)
Era accaduto sulla tratta Schio-Bassano (Foto d'archivio)
Era accaduto sulla tratta Schio-Bassano (Foto d'archivio)
Era accaduto sulla tratta Schio-Bassano (Foto d'archivio)

Multe annullate dopo il ricorso dei genitori contro le sanzioni di Svt. Almeno una quindicina di studenti erano stati multati sul bus perché trovati dai controllori con i biglietti non timbrati. Ma il motivo era che l’obliteratrice del mezzo pubblico non era funzionante, e l’autista si sarebbe rifiutato di procedere al timbro dei biglietti esibiti dai ragazzi. Queste motivazioni erano state ben spiegate dagli studenti ai controllori, che però non ne avevano voluto sapere, sanzionando i ragazzi con i biglietti non obliterati, una quindicina appunto.

I ricorsi

Se la maggior parte dei genitori avevano scelto di pagare la multa di oltre 50 euro, quattro non hanno accettato «quell’ingiustizia» e, dopo aver inviato una prima segnalazione alla ditta di trasporti, senza però ottenere nulla, il 20 ottobre, hanno deciso di far valere le loro ragioni presentando ricorso direttamente alla Provincia di Vicenza, socia di maggioranza di Svt. 
Nelle scorse ore il dirigente dell’Area risorse e servizi finanziari-trasporti della Provincia, alla luce delle memorie difensive presentate, ha dato ragione alle famiglie, archiviando il procedimento e annullando le sanzioni.

Cos'era successo

I fatti risalgono allo scorso 16 settembre, quando gli studenti, alle 8 di mattina, erano saliti sul bus Svt numero 140, che copre la tratta Schio -Thiene-Breganze-Marostica-Bassano. Alcuni di loro, siccome l’orario delle lezioni era ancora provvisorio, non erano in possesso dell’abbonamento, ma avevano regolarmente acquistato il biglietto per il viaggio di andata. L’obliteratrice però si era rotta proprio quella mattina, tanto che in molti non erano riusciti a timbrare regolarmente il biglietto. Nemmeno l’autista si sarebbe preoccupato di provvedere, così gli studenti si erano seduti ai loro posti senza aver la possibilità di fare alcunché. Poco dopo, però, erano saliti i controllori, che avevano multato almeno 15 ragazzi trovati con il biglietto irregolare. Nonostante tutti avessero provato a spiegare le motivazioni del mancato timbro, i controllori avevano comunque provveduto a sanzionare i ragazzi.

I genitori

«Hanno detto che il biglietto non era timbrato e che quindi la multa andava fatta - aveva raccontato Anita, mamma di una studentessa di Pove sanzionata come altri ragazzi saliti sul bus 140 - Mi pare una follia. Mi chiedo cosa avrebbero dovuto fare questi ragazzi. Quando sono andata a prendere mia figlia, mi ha raccontato tutto e sono rimasta completamente allibita. La multa ammonta a 55 euro se pagata entro 5 giorni, poi sale a 105, fino a 316 euro. Ho subito mandato una mail alla società di trasporti, ovviamente abbiamo fatto ricorso, ma mi chiedo perché una famiglia debba risolvere un problema di cui non ha nessuna colpa o responsabilità».

La risposta di Svt

La risposta, l’azienda di trasporti, l’aveva data subito sulle pagine del Giornale di Vicenza, dove aveva spiegato che «in caso di mancato funzionamento dell’obliteratrice gli utenti sono tenuti ad avvisare l’autista che provvede a convalidare il biglietto, cosa che evidentemente non è avvenuta».

La decisione della Provincia

Ma dalla ricostruzione presentata dal legale delle famiglie, che ha anche raccolto la testimonianza di studenti non sanzionati, è emerso che il conducente non si sarebbe detto disposto ad obliterare i biglietti dei ragazzi presenti. E così ora, almeno per le quattro famiglie che hanno presentato ricorso, è giunta la decisione della Provincia: “Archiviazione del procedimento e multe annullate”. Gli studenti avevano ragione. 

Francesca Cavedagna

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