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Sul Ponte di notte prove tecniche di illuminazione

Uno degli esperimenti di llluminazione del ponte nelle scorse notti
Uno degli esperimenti di llluminazione del ponte nelle scorse notti
Uno degli esperimenti di llluminazione del ponte nelle scorse notti
Uno degli esperimenti di llluminazione del ponte nelle scorse notti

Una nuova illuminazione per il Ponte degli Alpini, per riechieggiare un po’ lo stile addirittura dei Fori Imperiali di Roma e del Duomo di Milano. Certo, l’idea è tanto suggestiva quanto ambiziosa, ma non improponibile, secondo l’amministrazione. Basti pensare che nelle scorse notti il monumento è stato interessato da test illuminotecnici eseguiti proprio dalla ditta che si è occupata dell’illuminazione della cattedrale lombarda e delle antiche piazze monumentali di Roma. Si tratta dello studio Erco, multinazionale tedesca con sede anche a Milano. ESPERIMENTI. I test sono stati eseguiti con fari a led e proiettori del tipo “washer” a basso consumo, appena 35 watt. È stata comunque una prova iniziale e parziale, ma che servirà per definire lo studio illuminotecnico che dovrà essere alla base della realizzazione del futuro impianto, come richiesto dalla Soprintendenza. PROSPETTIVE. In sostanza, gli esperti hanno puntato questi fari (a basso consumo ma ad alta intensità) posizionandosi sugli argini del fiume in prossimità del Ponte degli Alpini e sui terrazzini della taverna Al Ponte. Sull’esempio proprio dei Fori, infatti, anche il monumento palladiano potrebbe, una volta terminato il restauro, essere illuminato dall’esterno, con l’utilizzo di faretti che permettano di regolare di volta in volta l’intensità della luce. Luce che verrebbe “sparata” all’altezza della balaustra e del soffitto del ponte. In questo modo, il colpo d’occhio cambierebbe radicalmente e si riuscirebbe a valorizzare maggiormente la bellezza architettonica del monumento. Ovviamente, l’illuminazione interna, e cioè quella per i pedoni, sarebbe garantita. Questo progetto, se sarà ovviamente prima approvato della Soprintendenza, potrà essere finanziato grazie alla raccolta fondi di “Aiutiamo il Ponte degli Alpini” che negli anni scorsi aveva permesso di raccogliere più di 200mila euro. Soldi che sono ora al sicuro nelle casse dell’Ana, con vincolo di destinazione per il Ponte. MONUMENTI. La necessità di dotare il capolavoro palladiano di una nuova illuminazione rimette in questi giorni al centro dell’attenzione la questione della scarsa luce di cui sono dotati anche altri monumenti fondamentali della città. Il Tempio Ossario, ad esempio, è quasi completamente al buio, come pure i Giardini Parolini. La nuova Amministrazione dovrà quindi occuparsene, se vorrà potenziare l’appeal di questi importanti siti, soprattutto nella bella stagione. LEGNAME. Nel frattempo, i lavori di restauro del ponte procedono spediti. In questi giorni, i tecnici della Inco hanno dovuto fare i conti con alcuni pezzi di legno trovati in condizioni peggiori del previsto. È il caso, ad esempio, di una delle otto longherine, le travi di rovere che si trovano tra le spalle e le stilate o tra le stilate. Hanno una lunghezza di 14 metri e pesano una tonnellata e mezzo. Una di queste, per la precisione quella che si trova nel lato a monte, era in condizioni disastrose, tanto che la Inco ha dovuto provvedere alla sua sostituzione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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