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Bassano

Sul dépliant il ponte è di Roma, non degli Alpini

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Il fotomontaggio che "sostituisce" il Ponte degli Alpini
Il fotomontaggio che "sostituisce" il Ponte degli Alpini
Il fotomontaggio che "sostituisce" il Ponte degli Alpini
Il fotomontaggio che "sostituisce" il Ponte degli Alpini

BASSANO. Un ponte romano al posto del ponte di Bassano. Non è passato inosservato il fotomontaggio che una nota società, colosso della grande distribuzione organizzata, ha messo recentemente in copertina in uno dei volantini pubblicitari della sua catena di supermercati. È una veduta della città da sud. Si notano chiaramente gli edifici sulla riva est del Brenta, compreso il Castello degli Ezzelini. Oltre, dominano l'Altopiano e il Massiccio. Tutto corretto e suggestivo, a parte un dettaglio fondamentale: il Brenta non è attraversato dal Ponte degli Alpini, bensì da un ponte ancora più antico, in muratura, che richiama decisamente Ponte Sant'Angelo a Roma, sebbene "purgato" senza statue. Quel ponte, che collega il lungotevere a Castel Sant'Angelo, venne costruito nel 134 dall'imperatore Adriano e fu poi impreziosito.

 

Il fotomontaggio è stato segnalato da un lettore, Luca Bonato, che lo critica profondamente: «Anche perché quella pubblicità serviva per promuovere dei prodotti locali», spiega. Il dépliant è intitolato "Il buono del Paese". Come conferma l'ufficio stampa della società, a seconda della zona in cui vengono diffusi, i volantini hanno promozioni legate a quello specifico territorio. Da qui le scelte grafiche. Già il volantino di una campagna promozionale del 2018 della stessa azienda aveva in bella vista Bassano attraversata dallo stesso ponte romano. La società, però, sottolinea che le sue intenzioni erano ben altre: «Precisiamo di essere intervenuti sull'immagine iconograficamente classica di Bassano del Grappa al fine di ampliare il concetto di italianità contenuto nella presentazione dei prodotti all'interno della pubblicazione - afferma, interpellata da Il Giornale di Vicenza - L'intento è stato quello di esprimere i caratteri distintivi nazionali perché fossero riconosciuti rappresentativi della storia e della cultura nazionale anche oltre il valore affettivo dell'intera comunità bassanese e dell'Italia tutta legato al Ponte degli Alpini».

 

Il risultato, in ogni caso, ha lasciato perplesso più di un bassanese. Se in questo caso è addirittura sparito, spesso e volentieri il Ponte degli Alpini è stato collocato addirittura sul Piave. E non soltanto sui libri per le scuole superiori, vedi il caso clamoroso dei testo "Storia e progetto", dove nel capitolo in cui si parla della Prima guerra mondiale il ponte viene spostato sul Piave: nel 1990, il Ministero dell'Agricoltura e Foreste, in occasione della "Giornata dell'acqua e del bosco", pubblicò una cartolina con disegnato il corso del Piave e, inconfondibile, il ponte degli Alpini. 

Enrico Saretta

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