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Sul Brenta l’incognita della neve

Il Ponte degli Alpini nel primo pomeriggio di ieri, quando il livello dell’acqua era a 2,84 metri FOTO CECCON
Il Ponte degli Alpini nel primo pomeriggio di ieri, quando il livello dell’acqua era a 2,84 metri FOTO CECCON
Il Ponte degli Alpini nel primo pomeriggio di ieri, quando il livello dell’acqua era a 2,84 metri FOTO CECCON
Il Ponte degli Alpini nel primo pomeriggio di ieri, quando il livello dell’acqua era a 2,84 metri FOTO CECCON

Enrico Saretta BASSANO A Bassano e in Valbrenta resta alta l’attenzione per il fiume Brenta e per il Ponte degli Alpini. Anche ieri è rimasto attivo il Coc (Centro operativo comunale) e lo resterà anche per tutta la giornata di oggi, in vista delle nuove precipitazioni previste dal bollettino meteo, anche se le stime parlano di un’allerta ridotta rispetto a quella “rossa” delle ore precedenti. La giornata di ieri è stata caratterizzata dal sole mattutino e da sporadiche precipitazioni: soltanto in tarda serata era previsto un peggioramento. Dopo aver toccato il picco verso la mezzanotte di venerdì, con 3,16 metri di altezza, il livello dell’acqua del Brenta è diminuito nelle ore successive, assestandosi sui 2,90 metri nella mattinata di ieri e scendendo verso sera appena sopra il livello di sicurezza per il Ponte degli Alpini, fissato a 2,66 metri, pari a una portata di 480 metri cubi al secondo. Vista la situazione, e considerato che dalla diga del Corlo continuavano a rilasciare acqua, il sindaco di Bassano Elena Pavan ha deciso di tenere il monumento chiuso per tutta la giornata. «Dal bacino del Corlo hanno continuato a rilasciare acqua, per cui il livello del Brenta non si è mai abbassato tanto da permettere la riapertura del Ponte - ha detto Pavan -. Inoltre, visto che sono in arrivo nuove precipitazioni, abbiamo valutato che non convenisse riaprire il monumento, perché magari si sarebbe trattato soltanto di un provvedimento temporaneo e si rischiava di dove fare dietrofront». Per tutta la giornata di ieri gli uomini della Protezione civile, sotto la guida di Italo Bettiati, hanno tenuto alta l’attenzione, monitorando la situazione in tutto il territorio comunale. L’allerta, nel frattempo, è passata dal livello rosso di venerdì al livello arancione, in attesa dell’evolversi della situazione nel corso della giornata e delle previsioni per oggi. Ieri, comunque, la Protezione civile non ha registrato particolari problematiche ma oggi è prevista una nuova giornata di passione. «Abbiamo avuto quattro mezzi che giravano per il territorio, a servizio della popolazione - riferisce Bettiati - e anche oggi saremo attivi per intervenire in caso di problemi. Sono previste precipitazioni fino al primo pomeriggio, anche intense. Vedremo come si comporterà il Brenta. La scelta di tenere chiuso il Ponte degli Alpini è stata dettata da ragioni di opportunità: non avrebbe avuto senso riaprirlo, magari solo per mezz’ora». Analoga attenzione anche nel Comune di Valbrenta, dove soprattutto l’abitato di Valstagna rischia disagi in caso di abbondante piena del fiume. Il timore principale per oggi, riferisce il sindaco Luca Ferazzoli, è quello dello scioglimento della neve in montagna, perché le temperature sono previste in rialzo. Ciò potrebbe ingrossare il Brenta in maniera cospicua. Anche per questo i tecnici del bacino del Corlo ieri hanno smaltito più acqua possibile. Per ora, però, i livelli di allarme sono ben lontani da quelli di fine ottobre dell’anno scorso, quando il Bassanese era rimasto con il fiato sospeso in attesa della grande piena del fiume. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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