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La protesta

Stato di agitazione nei punti nascite dell'Ulss 7 Pedemontana

L'obiettivo è garantire un servizio sicuro e di qualità all’interno dell’ospedale di Asiago. La replica dell'azienda sanitaria

Le organizzazioni sindacali e la Rsu dell’Ulss 7 Pedemontana, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale in servizio presso le unità operative del dipartimento materno infantile di Bassano del Grappa, Santorso ed Asiago.

La proclamazione della protesta, viene spiegato in una nota, nasce dalla consapevolezza della necessità di garantire un servizio sicuro e di qualità all’interno del punto nascite dell’ospedale di Asiago per tutta la popolazione dell’Altopiano dei Sette Comuni, quale punto di riferimento per le molte donne che decidono di affrontare una maternità vivendo in un territorio montano che, causa la sua peculiarità, risulta distante dagli altri Punti nascite del territorio, come Bassano e Santorso, situati in pianura.

I sindacati evidenziano che l’azienda sanitaria, «dopo 18 mesi di discussione sul tema, non ha fornito risposte risolutive ai problemi evidenziati nei tavoli di discussione e ad oggi non ci sono le condizioni per rendere autonomo il Punto Nascite di Asiago con organico dedicato, anche a causa della carenza di personale».

La nota dell'Ulss 7 Pedemontana

L'Azienda sanitaria, in una nota, «ribadisce ancora una volta il massimo impegno ed attenzione nell’attivare in maniera continuativa tutte le procedure di reclutamento per la ricerca di professionisti per le Unità Operative del Dipartimento Materno Infantile. La carenza di personale evidenziata è riconducibile esclusivamente alla generale difficoltà di reperire specialisti e altre figure professionali sanitarie, che come noto è un problema nazionale che colpisce particolarmente gli ospedali dislocati in aree montane». 

«L’importante traguardo di riattivare il Punto Nascita di Asiago - si legge - è stato possibile fin da subito grazie alla sinergia messa in atto con gli ospedali di Bassano e Santorso (secondo un modello di turnazione del personale avvenuto nel rispetto delle normative cogenti), che è destinata a continuare, fermo restando l’impegno dell’Azienda ad assumere ulteriori figure professionali destinate ad Asiago, come dimostra anche l’ultimo bando per l’assunzione di ostetriche da assegnare specificatamente all’UOSD di Ostetricia e Ginecologia di Asiago».

«La Direzione - prosegue la nota - è fermamente intenzionata a fare tutto il possibile per mantenere aperto il Punto Nascita di Asiago e anzi potenziarlo, fermo restando il rispetto dei requisiti di sicurezza, secondo la normativa vigente. A questo riguardo, il numero di nascite registrato nel corso del 2022 dimostra che il Punto Nascita di Asiago è sicuro, funziona ed è tornato a essere un prezioso riferimento per la popolazione dell’Altopiano». 

«I promotori di eventuali azioni volte a interrompere l’operatività del Punto Nascita - conclude l'Ulss 7 - non potranno che assumersi la responsabilità di tale operato nei confronti della comunità locale. Dispiace osservare che si cerca di strumentalizzare una problematica che l’Azienda ha già dimostrato di fare tutto il possibile per risolvere».

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