<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Roana

Sparano al piattello davanti ai bambini: denunciati cinque cacciatori

Roana tiro al piattello

Il bambino con il giubbotto impermeabile bianco viene fatto allontanare dalla madre di pochi passi. «Stai lontano che sparano adesso», gli dice. Lì vicino il cacciatore, ben carburato e in posa come nella fossa olimpica, prende la mira da par suo in attesa che la macchina automatica, nascosta da un’automobile, lanci il primo di una serie di piattelli. Le risate dei numerosi spettatori dell’allegra brigata, gran parte dei quali cacciatori, fanno da sottofondo alla colonna sonora degli spari in serie che richiamano la curiosità dei residenti in località Tura, a Cesuna di Roana. Sì, perché i partecipanti alla festa dopo avere mangiato e ben bevuto - certe cose da sobri non si fanno -, sabato pomeriggio improvvisano quella che i video già a disposizione della magistratura qualificano come una “gara al tiro al piattello non autorizzata da autorità di pubblica sicurezza”. È un reato. Svolgendosi davanti a più persone - i carabinieri quando intervengono poco dopo ne identificano una quarantina - è una contravvenzione punita dal codice penale con un mese di arresto.

Denunciati Sono cinque le persone segnalate al procuratore capo della Repubblica di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, dai militari della compagnia di Thiene del capitano Massimiliano Amato. A intervenire sono i militari di Asiago e Canove, che verso le 16 di sabato sono allertati perché da un po’ la gente del posto è allarmata e spazientita dai ripetuti spari. «Sembrava il Far West, inconcepibile che accadano certe cose», spiega Antonio, che si trova non distante dal teatro “bel calcare”, dove dopo le 14 lo scalatore Tarcisio Bellò presenta il libro “Il coraggio dei sogni” e a partire dalle 15 è in programma lo spettacolo “I guardiani del Nanga” con monologo dell’attore Nicola Ciaffoni.

Elicottero e video I testimoni riferiscono che più volte un elicottero è arrivato nella zona della festa annuale, organizzata dalla famiglia Stefani, tanto da far ritenere inizialmente che fosse in atto un soccorso di persone. A far cambiare traiettoria al pomeriggio sono però le fucilate illegali in serie, che richiamano l’attenzione di chi vive nei paraggi di località Tura. Come avviene al giorno d’oggi, i telefonini sono subito entrati in azione ad immortalare gli spari in luogo pubblico con i video dei partecipanti a quella che di fatto di è trasformata in una palese gara abusiva al tiro al piattello. E in men che non si dica le immagini sono arrivate via Whatsapp - perché al tempo dei social tutto avviene in diretta - ai carabinieri, che quando partono alla volta della festa sanno già che cosa li aspetta.
Porto d’armi All’arrivo dei militari, come si può immaginare, l’umore dei partecipanti si fa subito serioso, anche perché chi imbraccia il fucile comprende subito in che razza di guaio si è cacciato. I carabinieri sul verbale trascrivono i nomi di quasi quaranta persone e lo fanno pervenire ieri in procura della Repubblica per i provvedimenti di rito. Le indagini sono solo all’inizio anche per comprendere se effettivamente tra i partecipanti al “feston”, come si sussurra in paese dove da due giorni non si parla d’altro, ci fossero anche persone delle istituzioni. Da quello che si apprende sono quindici le fucilate esplose. Il verbale oltre che alla magistratura sarà inviato agli uffici competenti di Prefettura e Provincia per i rispettivi provvedimenti. Amministrativi e non solo. Chi ha sparato alla gara improvvisata d’ora in poi vedrà il porto d’armi col binocolo. Intanto deve trovare un avvocato col quale affrontare il procedimento giudiziario.

 

Ivano Tolettini

Suggerimenti