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Soccorso alpino, due giorni di test

Sono stati centoventi gli uomini coinvolti nella maxiesercitazione del Soccorso alpino Numerosi gli scenari di ricerca di persone allestiti durante i test
Sono stati centoventi gli uomini coinvolti nella maxiesercitazione del Soccorso alpino Numerosi gli scenari di ricerca di persone allestiti durante i test
Sono stati centoventi gli uomini coinvolti nella maxiesercitazione del Soccorso alpino Numerosi gli scenari di ricerca di persone allestiti durante i test
Sono stati centoventi gli uomini coinvolti nella maxiesercitazione del Soccorso alpino Numerosi gli scenari di ricerca di persone allestiti durante i test

Centoventi persone occupati in vari scenari di ricerca, salvataggio e recupero di escursionisti ed alpinisti in difficoltà. È ritenuto un grande successo la maxiesercitazione organizzata dal Soccorso alpino della delegazione Prealpi venete e dalla stazione Cnsas Altopiano che ha visto impegnato per due giorni personale del Soccorso alpino delle stazioni del Triveneto insieme ai soccorritori della sesta Delegazione speleologica, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo di Cadore e dei carabinieri di Cortina, l'Associazione nazionale del carabinieri, carabinieri forestali e la Protezione civile di Roana. «È stato difficile coordinare il tutto – conferma il capostazione dell’Altopiano, Daniele Zotti – sia per numero e provenienza delle persone sia per le incognite che i soccorritori hanno dovuto gestire nell’individuare i figuranti in luoghi poco conosciuti e senza poter comunicare la propria posizione». Anche il delegato del Soccorso alpino delle Prealpi Venete Alberto Barbirato ha espresso la propria soddisfazione per l'esito dell'esercitazione. «Sono chiaramente emerse delle criticità che però sono state risolte velocemente – prosegue Zotti. - Alla fine le esercitazioni di questa portata servono proprio a questo, a mettere “sotto stress” i sistemi di comunicazione e della logistica, oltre a saldare l’affiatamento tra le varie squadre. Risolverli in addestramento ci permette di ottimizzare tempi e modalità operativi per quando c’è una vera emergenza». Sabato sono state dodici le aree altopianesi interessate per quattro ricerche di persone e un recupero alpinistico mentre domenica le zone toccate dall’esercitazione, con l’impiego di ventuno squadre, sono state sette per cinque ricerche di persone scomparse, un recupero in parete e un soccorso in grotta alla grotta del Tanzerloch nel territorio comunale di Roana. Oltre a ventuno squadre di soccorritori nell’addestramento sono stati presenti due elicotteri della Guardia di finanza della sezione aerea di Bolzano e uno del 14° Nucleo elicotteri carabinieri di Belluno che hanno elitrasportato le squadre imbarcandole dal campo base situato nel centro polifunzionale di Gallio, per sbarcarle nelle zone di ricerca loro affidate provvedendo domenica anche al loro recupero, mentre sabato sono rientrate con i mezzi di terra. Anche la parte sanitaria, come quella affidata alle unità cinofile, ha avuto grande rilievo. «Il desiderio dell’Unione Montana di ospitare questa maxiesercitazione viene anche dalla volontà di realizzare il prospettato centro unico per le emergenze – commenta il sindaco ospitante, Emanuele Munari. - Il progetto, condiviso con il Comune di Asiago, prevede un centro operativo ed una piazzola per gli elicotteri da realizzare al vecchio depuratore di Gallio posto a confine con Asiago. L’idea è al vaglio della Regione e lo riteniamo non solo utile ma fondamentale per rispondere al meglio ad eventuali emergenze sia ambientali, vedi Vaia, sia sanitarie a supporto dell’attività di soccorso dell’ospedale». •

Gerardo Rigoni

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