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Si ritorna al voto: tocca ai prosindaci

Il municipio di Valbrenta
Il municipio di Valbrenta
Il municipio di Valbrenta
Il municipio di Valbrenta

Nuove elezioni entro gennaio e fondi statali pronti a rimpolpare le casse comunali a Valbrenta. Sono le novità che interessano il nuovo comune guidato dal sindaco Luca Ferazzoli. I valligiani adesso si preparano a tornare alle urne: nelle prossime settimane oltre 5 mila residenti dovranno eleggere i 4 prosindaci e altrettanti consiglieri municipali, figure alle quali verrà affidato il fondamentale compito di rappresentare i borghi della valle, quale collegamento tra i diversi territori con il municipio unico, al principale scopo di rappresentare le diverse esigenze e specificità. NUOVE ELEZIONI. Chi vota, e chi può essere votato? Tutti i residenti iscritti nelle liste elettorali delle sezioni ricomprese nel territorio dei singoli ex municipi potranno votare i loro rappresentanti. Alla carica di prosindaco e consigliere si potranno candidare tutti coloro che hanno i requisiti per partecipare al voto e che sono iscritti nelle liste degli ex municipi. I consigli municipali e i pro sindaci verranno eletti con sistema di monitoraggio a unico turno e a suffragio universale con voto diretto, personale, eguale, libero e segreto. Le candidature, per essere valide, dovranno essere sottoscritte da almeno 30 elettori e ovviamente verranno eletti coloro che in sede di voto avranno ottenuto il maggior numero di preferenze valide. Ma c’è anche un quorum: le elezioni per singolo ex municipio verranno ritenute valide se parteciperà almeno il 30 per cento dei residenti, esclusi - a differenza delle elezioni amministrative - gli iscritti all’Aire, ovvero i residenti all’estero. Il regolamento completo verrà approvato durante il consiglio comunale in programma domani alle 20.30 sempre nella sede di palazzo Guarnieri. «L’obiettivo - spiega il sindaco di Valbrenta, Luca Ferazzoli - è quello di indire elezioni entro il mese di novembre, concedendo il tempo che va da qui fino alla fine dell’anno per la formazione delle liste. Le elezioni verranno quindi effettuate nel mese di gennaio. Abbiamo cercato di redigere un regolamento snello, capace di favorire una partecipazione democratica per questa nuova figura di raccordo tra il centro e le singole municipalità». I FONDI PROMESSI. Lo Stato, intanto, ha svincolato il contributo straordinario per le fusioni e così nelle casse di Valbrenta sono pronti ad arrivare 560 mila euro ogni anno, che si sommano ai 977 mila già ottenuti, e ai 701 mila finanziati nei tempi promessi dalla Regione. I fondi statali, con somme a scalare, saranno elargiti per i prossimi 10 anni, mentre la Regione, seppur non tenuta a farlo, ha promesso nuovi finanziamenti una tantum a partire dal 2020. Una notizia senz’altro positiva. «Siamo molto soddisfatti per l’azione del nuovo Governo, che ha provveduto a integrare il fondo per le fusioni assegnandoci le somme mancanti e che ci spettavano per legge. Giustizia finalmente è fatta - esulta il sindaco Luca Ferazzoli - ma adesso è importante che, sempre come promesso, l’integrazione diventi stabile, per consentirci di programmare con sicurezza il futuro del nostro territorio. La somma di tutti i contributi ci consentirà di realizzare senza problemi tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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