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Scabbia fra i letti di Villa Serena Famiglie in ansia

Una veduta della casa di riposo Villa Serena
Una veduta della casa di riposo Villa Serena
Una veduta della casa di riposo Villa Serena
Una veduta della casa di riposo Villa Serena

Scabbia a Villa Serena: cresce la preoccupazione tra i familiari degli ospiti, ma il presidente delle case di riposo Fabio Comunello assicura che sono già state prese le contromisure e che la situazione è sotto controllo. I riflettori sono stati accesi su Villa Serena, a poco più di sei mesi dalla segnalazione di un altro caso in una struttura bassanese, da alcune segnalazioni arrivate nei giorni scorsi al Giornale di Vicenza. Secondo gli autori, parenti stretti di ospiti molto anziani e non autosufficienti, i primi casi risalirebbero ad alcune settimane fa, ma la struttura sarebbe corsa ai ripari solo con un certo ritardo. Nel frattempo, la diffusione della scabbia sarebbe stata favorita dalla carenza di forniture adeguate, in particolare guanti di lattice, agli operatori sanitari. Due ipotesi, queste, che Comunello respinge con forza, invitando i familiari degli anziani a prendere contatto con lui. «A Villa Serena – precisa – ci sono circa 300 ospiti, quasi totalmente di età molto avanzata, non autosufficienti e con una serie di patologie gravi: in comunità di questo tipo, i casi di scabbia possono verificarsi, ma sappiamo perfettamente come riportare il fenomeno sotto controllo». È accaduto anche nelle scorse settimane: i casi sospetti sono stati segnalati a un dermatologo, il quale ha disposto degli esami di laboratorio. Arrivata la conferma che si trattava di scabbia sono state disposte le due procedure di profilassi e sanificazione. «Tutti protocolli sanitari sono stati seguiti – ancora Comunello -, solo che per avere i referti ci vogliono alcuni giorni, e prima di una diagnosi certa non si può intervenire. In questi casi, oltre a curare le persone colpite, si disinfettano stanze, suppellettili biancheria. Purtroppo gli anziani, specie se a mobilità ridotta, sono esposti più di altri agli attacchi degli acari, e spesso se li portano dall’esterno quando arrivano da noi: si tratta di prendere atto della cosa intervenendo nei tempi giusti». Quanto all’ipotesi di carenza di guanti, Comunello precisa che entrambe le case di riposo, Villa Serena e Sturm, aggiungono dotazioni supplementari agli standard dei protocolli sanitari regionali. «Abbiamo guanti e camici speciali – evidenzia -, oltre a disinfettante per le mani». Se i parenti degli ospiti non fossero ancora rassicurati, l’invito è a presentarsi agli uffici di vicolo Ca’ Rezzonico. «La scabbia, nell’immaginario, è associata a situazioni di indigenza e sporcizia – chiude -, per questo fa paura. Non è più così, e per questo invito le famiglie a passare per un colloquio: vedranno che abbiamo tutti gli strumenti per rispondere a questa patologia, fastidiosa ma non particolarmente pericolosa se curata in tempo». •

Lorenzo Parolin

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