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Savona: «Qui ho chiuso con la politica»

Alessio Savona è ormai un ex consigliere comunale
Alessio Savona è ormai un ex consigliere comunale
Alessio Savona è ormai un ex consigliere comunale
Alessio Savona è ormai un ex consigliere comunale

Alessio Savona se ne va sbattendo la porta. Il consigliere della maggioranza, big della lista “Pavan Sindaco”, citato a giudizio per presunte truffe a clienti bancari, ha dato seguito al suo annuncio di sabato sera e si è dimesso, inviando una mail certificata (pec) all’ufficio protocollo del Comune di Bassano. Lo ha fatto, ufficialmente, per difendersi dalle accuse «in piena libertà» e per evitare strumentalizzazioni nei confronti della stessa maggioranza. In queste ore, però, la maggioranza non è stata particolarmente tenera nei suoi confronti, a partire dal sindaco Pavan, che ha puntualizzato che Savona non era uno dei suoi: anzi, che nemmeno lo conosceva, visto che le era stato portato in lista dal gruppo Amo Bassano, che fa capo all’assessore regionale Elena Donazzan. La presa di distanza del sindaco non è stata gradita da Savona. «Mi sono dimesso inviando la pec al Comune - riferisce l’ormai ex consigliere -. Ho chiuso, perlomeno con la politica bassanese. Con il sindaco parlerò non appena ci incontreremo, visto che al momento non ha nemmeno ritenuto di chiamarmi». Nel merito del procedimento penale a suo carico, Savona respinge tutte le accuse che gli sono state rivolte dai tre clienti dell’Unicredit per cui lavorava e che hanno portato alla sua imputazione per frode informatica all’accesso abusivo a un sistema telematico, truffa, indebito utilizzo di bancomat, per un presunto raggiro di circa 700mila euro. «Queste accuse sono pura fantasia - si difende Savona -. Mi risulta che queste persone non abbiano mai smentito le loro firme sulle operazioni svolte. Operazioni che erano state tutte autorizzate o svolte in presenza di terze persone. Se non fosse stato così, l’Unicredit avrebbe avanzato nei miei confronti una richiesta risarcitoria, cosa che è invece non è avvenuta». Questa la versione di Savona, che avrà modo di sostenerla nell’aula del tribunale, dove sarà difeso dall’avvocato Paolo Fabris. L’aula nella quale non rientrerà è invece quella di via Matteotti, dove al suo posto siederà l’architetto Antonio Guglielmini, in virtù delle 102 preferenze ottenute nella lista Pavan sindaco. «Per quanto riguarda Savona - sottolinea Elena Pavan - mi sembra di non essere io quella in difetto e quindi non spettava a me chiamarlo. Comunque, il suo passo indietro è un gesto di responsabilità nei confronti della maggioranza. Se non lo avesse fatto lui per primo, gli avremmo chiesto le dimissioni». Ora Pavan intende mettere a freno le polemiche. «Savona si lamenta che non l’ho chiamato? - chiude -. La sua è un’accusa che lascia il tempo che trova. Ora si riparte con Guglielmini, che contatterò presto per programmare il suo subentro in consiglio comunale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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