<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
bassano

Il San Bassiano dell'orgoglio: «La cultura fa la città»

Gli annunci: in arrivo ulteriori variazioni al progetto del Genius Center e intitolazione a Piero Fabris della sezione di storia locale del museo
La festa di San Bassiano

Il San Bassiano dell'orgoglio e della cultura, ieri in sala Da Ponte. L'orgoglio di iniziative come la mostra "Io Canova. Genio Europeo", ma anche quello dei due premiati principali: Mario Guderzo e Giuseppe Pavanello, curatori della mostra canoviana e destinatari del riconoscimento Cultura Città di Bassano. Il primo ha colto l'occasione per togliersi qualche sassolino rimasto per troppo tempo nelle scarpe, il secondo ha rivolto un appello al governatore Zaia e al ministro Sangiuliano «perché parlino meno e mettano a disposizione risorse per acquisire opere d'arte importanti».

Ma sull'onda della mostra legata al bicentenario di Antonio Canova, la festa di San Bassiano ha detto anche che la cultura può dare forma alla città e renderla viva, come hanno ricordato in molti nei loro discorsi. Specie se sostenuta da un'energia pari a quella dei premiati. Dai giovanissimi della pallacanestro Mba, al veterano Eusebio "Berna" Vivian, la vivacità della cerimonia è cresciuta dopo un inizio un po' compassato. Vivace è stata anche la presentazione affidata all'attrice di casa, Monica Vallerini, mentre la sala si è commossa, sciogliendo l'applauso spontaneo al ricordo di Elide Imperatori Bellotti, promotrice culturale, di Pietro Fabris, già sindaco e senatore, e della giovane Elena Xausa, che tra gli ultimi lavori ha realizzato le grafiche dei premi.Ha aperto, come consuetudine, l'assessore alla cultura, Giovannella Cabion, percorrendo i dodici mesi appena trascorsi.

Le numerose iniziative culturali a Bassano

Dalle mostre a Operaestate, a Bassano set cinematografico e televisivo, ai 38 servizi in tv nazionali, ha evidenziato il lungo elenco di iniziative che hanno messo al centro la città. Parola al sindaco, Elena Pavan, per un bilancio e un passaggio sulle iniziative in cantiere, con il fresco e sibillino annuncio di «nuove visioni del progettista del Polo Santa Chiara». E con la divulgazione della decisione di dedicare la sezione storica del museo alla memoria di Pietro Fabris. Ancora, il discorso della direttrice del museo Barbara Guidi, assente per indisposizione, affidato alla voce di Vallerini. Ma accanto ai bilanci, San Bassiano vuole le premiazioni. Ed ecco il via alla girandola dei riconoscimenti: "Un gesto per la città", a Gianni Posocco, da un quarantennio figura di spicco nella promozione di Bassano, commosso «per tutto ciò che ho ricevuto dalla città che mi ha adottato e per il sostegno dei tanti collaboratori e volontari e di mia moglie».

A seguire, le benemerenze San Bassiano. Sociale all'Anffas del presidente Diego Dalla Giacoma, «pronto con tutta l'associazione a realizzare il sogno di una comunità per persone disabili»; culturale al poeta dialettale Eusebio "Berna" Vivian, per il quale «dobbiamo coltivare le radici, perché l'albero dia frutti» e che ha poi recitato "Cartolina de Basàn", composta per l'occasione e applauditissima; sportiva a Mba, società che abbina sport e inclusione e, parole del presidente Enzo Bonato, «può contare su un'autentica fuoriclasse come l'animatrice dell'intero progetto, Carla Bizzotto».Per il premio "Città di Bassano" palcoscenico alle forze dell'ordine, «grazie alle quali - ha detto il sindaco - ci sentiamo tutti più sicuri».

Quindi, il gran finale con la "lectio" a due voci firmata Guderzo e Pavanello. Molto emozionato, il primo ha ripercorso la propria parabola in museo iniziata trent'anni fa, ma anche, nel 2008, «la decisione sofferta di andarmene, per sopravvivere agli errori di altri». Poi, nel segno del detto «il tempo è galantuomo», la soddisfazione per un premio «che mai avrei pensato di ricevere» e le quattro parole d'ordine «umiltà, serietà, attenzione e conoscenza». Pavanello-show, infine, con braccia alzate alla Rocky ed elogi dello studioso per Bassano, «per bellezza una Salisburgo», e per il suo museo, «che però dovrebbe investire in opere importanti», con tirata d'orecchi alla politica «che se crede nella cultura, deve investire».

Lorenzo Parolin

Suggerimenti