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La campagna dell'Ulss 7

Sammy e Miki, il ricercatore e il campione: «Vacciniamoci tutti, subito»

Sammy Basso: il ricercatore di Tezze riceve la dose booster
Sammy Basso: il ricercatore di Tezze riceve la dose booster
Sammy Basso: il ricercatore di Tezze riceve la dose booster
Sammy Basso: il ricercatore di Tezze riceve la dose booster

La somministrazione della terza dose di vaccino a Bassano ha avuto due testimonial d’eccezione: il pluricampione mondiale di rally Miki Biason, testimonial della campagna e, a super sorpresa, anche Sammy Basso, che proprio ieri, si è presentato al suo appuntamento per la dose booster. Così, due dei personaggi che hanno tracciato e stanno tracciando la storia del Bassanese, hanno unito le forze per dire a tutti: «Qui non si tratta di combattere il virus, ma si tratta di difenderci e difendere gli altri: affidiamoci alla scienza, è l’unica arma che abbiamo». Nel frattempo i contagi aumentano in maniera preoccupante, con solo 220 nuovi positivi accertati nella giornata di giovedì. La dirigenza aziendale non nasconde le sue preoccupazioni e il direttore generale, Carlo Bramezza, richiama alla coscienza: «Senza vaccino non ne usciamo, la situazione peggiorerà. Oltre 50 mila residenti non si sono ancora vaccinati, abbiamo oltre 23 mila posti liberi per la terza dose. Dobbiamo correre a difenderci». 
«Il numero di nuovi casi continua a salire - spiega il dg Bramezza -, così come i ricoveri nei nostri ospedali. Dobbiamo essere rapidi a sottoporre al richiamo il maggior numero possibile di persone se voglio arrestare questa nuova ondata, prima che si rendano necessarie restrizioni più rigorose, che nel periodo delle festività peserebbero ancora di più sui cittadini. Moltissimi si sono già prenotati per la terza dose, ma c’è ancora una quota importante di cittadini che esita, voglio invitarli a non attendere l’ultimo momento. Non dobbiamo perdere tempo».

Miki Biasion: il due volte campione del mondo si fa inoculare la terza dose
Miki Biasion: il due volte campione del mondo si fa inoculare la terza dose

 

Più in dettaglio, solo questa settimana l’Ulss 7 ha creato oltre 40 mila nuovi posti per la somministrazione della terza dose, che sono stati rapidamente occupati: ad oggi restano circa 23.500 disponibilità fino al 28 febbraio 2022, delle quali comunque circa 12 mila entro il 31 dicembre. Per sostenere questo sforzo, l’azienda sanitaria compirà un ulteriore sforzo organizzativo. «Chiederemo ancora una volta ai medici andati in pensione così come al volontariato - spiega Bramezza - di darci una mano presso i Cvp. A questo riguardo ringrazio la Croce Rossa di Bassano, nella persona del suo presidente Elena Alberton, per il prezioso servizio svolto al Centro Vaccinale».

Per sostenere lo sforzo richiesto, l’Ulss ha già messo a punto un piano per potenziare l’attività dei centri di vaccinazione di popolazione. Più in dettaglio, a partire dalla prossima settimana nei Cvp di Bassano e Schio saranno raddoppiati i turni, tornando a un’attività 7 giorni su 7 su tutta la giornata (con orario 8.30-13.15 e 13.45-18.30). Per il cvp di Asiago, infine, dal 4 dicembre saranno raddoppiate le sedute: sempre di sabato non solo al mattino ma per tutta la giornata (8.30-13.30 e 14 -17.30). E quasi a sottolineare l’importanza della velocità nella somministrazione del richiamo, come testimonial della campagna per la terza dose - e in generale per la vaccinazione anti-Covid - c’è Miki Biasion, due volte campione del mondo di rally, che si è sottoposto al richiamo: «Ho sempre corso nella vita, e volevo correre anche in questa scelta fondamentale - spiega - La verità è che ci dobbiamo difendere, affidarci alle possibilità che la scienza di offre, nella speranza che questo settore continui a lavorare per debellare del tutto il virus. Vaccinarsi serve anche a difendere la nostra libertà, a tutelare l’economia, e i rapporti interpersonali». Per Sammy Basso i vaccini, in generale non sono proprio in discussione, figuriamoci quello contro il Covid: «Anche se ho una paura assoluta degli aghi, io a non vaccinarmi non ci penso proprio - spiega - I vaccini li ho fatti sempre tutti. Non capisco chi non crede nella scienza, o chi dice che gli scienziati sono sul libro paga delle aziende farmaceutiche. Non capisco i complottisti. Io sono uno scienziato, e la prima cosa è stata convincere i miei famigliari a vaccinarsi, lo stesso hanno fatto la maggior parte degli esperti di tutto il mondo. È una follia non credere nella scienza ora». [END]<MC>
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Francesca Cavedagna

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