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S. Bassiano porta un nuovo ponte e un festival tipico

Pubblico e autorità in sala Da Ponte I premiati e i vincitori delle borse di studio sul palcoscenico per la foto di gruppo FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCON
Pubblico e autorità in sala Da Ponte I premiati e i vincitori delle borse di studio sul palcoscenico per la foto di gruppo FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON
Pubblico e autorità in sala Da Ponte I premiati e i vincitori delle borse di studio sul palcoscenico per la foto di gruppo FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCON
Pubblico e autorità in sala Da Ponte I premiati e i vincitori delle borse di studio sul palcoscenico per la foto di gruppo FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCON

San Bassiano dona alla città una passerella a nord del Ponte degli Alpini, un festival tipico e la promessa, con i debiti scongiuri sul palco da parte del sindaco, della riapertura del teatro Astra. Tra i molti punri del suo primo discorso alla tradizionale cerimonia dedicata al patrono, Elena Pavan ha subito messo sul piatto questioni forti e strettamente connesse al rilancio turistico e culturale della città. La prima novità riguarda il Ponte degli Alpini. Questa volta, però, non ha tenuto banco l’odissea del suo restauro, bensì il progetto di una nuova passerella sul fiume, a nord del monumento. L’ha rivelato Pavan, salita per ultima sul palco e non per prima, come prevedeva invece il programma degli anni scorsi. «La tanto attesa passerella sul Brenta è uno dei progetti che trasformeremo presto in realtà - ha detto -: permetterà di dare ulteriore slancio alla lunga serie di iniziative che abbiamo già ideato per rendere protagonista il nostro fiume, primo tra tutti il progetto Brenta Way che abbiamo già avuto modo di presentare nei mesi scorsi». Poi Pavan ha parlato dell’altro grande tema che, come la viabilità, è da anni in una situazione di stallo: il teatro. «Per offrire una proposta culturale di livello, la nostra città ha bisogno di un teatro - ha detto - In campagna elettorale ho fissato un obiettivo, e questo obiettivo si chiama Teatro Astra. Dal giorno successivo al mio insediamento ho iniziato le trattative con la proprietà, a cui do atto di aver avuto un approccio costruttivo. Posso dirvi che la discussione prosegue e sono stati fatti dei passi in avanti». «Per togliere ogni dubbio sulla nostra volontà di portare a termine il progetto - ha proseguito Pavan - abbiamo stanziato nel piano triennale delle opere una cifra importante per l’acquisto e il relativo restauro. Siamo convinti che presto saremo in grado di darvi delle notizie positive». Intanto sabato prossimo sarà inaugurata una nuova mostra dedicata alla Bassano feudale. «Inaugureremo alla torre di guardia del castello degli Ezzelini una nuova esposizione permanente dedicata a un’importante pagina della storia della città, quella della Bassano feudale - ha annunciato - In mostra ci saranno pezzi unici e originali per raccontare, ancora in un modo diverso, la nostra città. Si tratta di un’idea nata dal lavoro sinergico fatto in questi mesi in collaborazione con un’associazione di storici ed archeologi locali». Altra novità annunciata ieri in sala Da Ponte che attende il 2020 bassanese è un festival nuovo di zecca dedicato all’artigianato e all’enogastronomia: «Stiamo costruendo un festival che parta proprio dalle peculiarità del territorio, un momento di grande richiamo a livello nazionale», ha rivelato il sindaco. Sindaco che, al termine del suo discorso, si è lanciato in un ringraziamento commosso alla sua famiglia: «Ora mi ucciderà, ma le sono debitrice, perché ogni giorno cerco di darmi delle regole - ha detto - ma ogni giorno queste regole puntualmente saltano». •

Enrico Saretta

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