POZZOLEONE. Ladri incastrati dalle impronte digitali. Sono stati individuati i responsabili del furto in un'abitazione di Pozzoleone.
Pensavano ormai di averla fatta franca. E invece la loro posizione è ora al vaglio della Procura di Vicenza che gli ha contestato il reato di furto aggravato in concorso. Sì, perché K.A. di 29 anni e M.A. di 23anni, pregiudicati di origine albanese, irregolari sul territorio nazionale, erano ormai convinti di aver depistato gli inquirenti.
Il fatto era accaduto a gennaio scorso: i ladri si erano introdotti in un’abitazione per razziarla. Ma aveva lasciato delle tracce. E proprio queste sono servite per incastrarli. Intrecciando i rilievi condotti dai militari del Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di Thiene, che avevano consentito di recuperare alcune impronte latenti lasciate dagli autori del reato, e i dati elaborati dalla Sezione Investigazioni scientifiche di Verona, l'Arma è riuscita a risalire ai due cittadini albanesi.
Durante l'intrusione, i due avevano razziato anche un apparecchio acustico dal valore di 2 mila euro, oltre a monili in oro e 4 mila euro in contanti. Erano entrati in azione all’imbrunire approfittando della temporanea assenza dei proprietari di casa, una coppia di 57enni. Una volta infranta la finestra della porta d’ingresso, i ladri erano entrati e avevano rovistato le stanze dell'abitazione, fuggendo con il bottino.