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Rossano in festa per l’iridato Samuele

Samuele Battistella con papà Daniele, mamma Angela, il fratellino Stefano e il sindaco Martini CECCONL’arrivo a casa in auto del campione mondiale
Samuele Battistella con papà Daniele, mamma Angela, il fratellino Stefano e il sindaco Martini CECCONL’arrivo a casa in auto del campione mondiale
Samuele Battistella con papà Daniele, mamma Angela, il fratellino Stefano e il sindaco Martini CECCONL’arrivo a casa in auto del campione mondiale
Samuele Battistella con papà Daniele, mamma Angela, il fratellino Stefano e il sindaco Martini CECCONL’arrivo a casa in auto del campione mondiale

«Campione del mondo!». L’urlo in breve diventa un mantra e all’arrivo di Samuele Battistella è un boato. Arriva a casa a Rossano nel tardo pomeriggio, è ancora frastornato («Scusate, ho dormito poco») dopo la vittoria tra gli Under 23 ai mondiali di ciclismo britannici, papà Daniele e mamma Angela gli hanno promesso «una festicciola». Altro che festicciola, lo attendono in centinaia: parenti e amici, tifosi di ciclismo, compaesani. Anche il sindaco, Morena Martini, con la fascia tricolore. Primo cittadino e, per l’occasione, prima tifosa. «Samuele è il nostro orgoglio – lo saluta -. Talento naturale e alla mano come i grandi: è la nostra gioventù più bella e ci dà tanta fiducia». E via col bacio di rito, mentre tra i presenti si parla di tattiche di squadra, passisti e gregari che neppure gli editorialisti d’oltralpe alla tappa conclusiva del Tour. Samuele guarda e riguarda la propria maglia. Lo sa che da adesso e per sempre potrai aggiungere alla divisa una fascetta iridata? «Lo so – si schermisce -, intanto però mi godo la maglia in versione completa fino alla fine di dicembre». Solo fino a dicembre, perché per il ragazzo d’oro di Rossano è già pronto un contratto da professionista, e col nuovo anno si sale di categoria. Dopo l’iride, quindi, potrebbero arrivare altri colori: giallo di Francia, rosa del Giro o rosso della Vuelta, in Spagna. «Magari – sorride -, ma credo che il mio futuro sia nelle corse di un giorno. Poi, certo, in questo momento di festa sognare non costa nulla». Colori, comunque, come quelli che da adolescente ha imparato a usare al liceo d’arte di Nove. «Era pure bravo a scuola – interviene la mamma – solo che anziché sul foglio, se li è dipinti sulla maglia». I tifosi arrivano senza soluzione di continuità, a casa Battistella c’è tutta Rossano: «Samuele complimenti», «Samuele una foto», «Samuele che cosa si prova a essere il primo al mondo?». Non bastassero i chilometri che ha già percorso, le ultime ore sono state tutte un correre da un microfono all’altro, «e a prendere la bicicletta nuova – aggiunge – perché la stagione non è finita, e fra due giorni sono di nuovo in gara». Samuele, però, ha una risposta per tutti, ringrazia per gli striscioni appesi e le scritte sull’asfalto e al saluto «Ciao campione!» risponde con un sorriso che invita alla misura: «Magari un giorno lo sarò, per ora aspettiamo: la maglia iridata è una soddisfazione immensa, ma pesa. Oggi si brinda, ma da domani sotto con il lavoro. Ci sono tanti traguardi da raggiungere». Traguardi in programma, ma anche determinazione e la giusta dose di umiltà. Gli anziani si scambiano uno sguardo: «il ragazzo è di quelli giusti, garantito che ce la farà». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

L.P.

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