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Reati, meno 20% «La città fa scuola nella sicurezza»

Il prefetto Piero Signoriello ieri era in visita a Bassano
Il prefetto Piero Signoriello ieri era in visita a Bassano
Il prefetto Piero Signoriello ieri era in visita a Bassano
Il prefetto Piero Signoriello ieri era in visita a Bassano

«Cinque anni di lavoro nel campo della prevenzione hanno portato a un calo evidente dei reati in città: 2200 nel 2014, 1700 alla fine dello scorso anno, cioè il 22 per cento in meno». Sono parole del prefetto di Vicenza, Pietro Signoriello, ieri in visita istituzionale in municipio. E di Bassano, Signoriello, ha evidenziato «la capacità di fare scuola nel contrasto agli episodi criminosi». In particolare con i progetti di sorveglianza partecipata nei quartieri e nelle aree a rischio che l’ex candidato sindaco Vernillo considerava, da assessore, uno dei propri cavalli di battaglia. «I dati segnalato una tendenza chiara - ha aggiunto il prefetto – confermata dal calo di tutte le voci relative alla criminalità». Diminuiscono anche i furti in appartamento, 209 lo scorso anno, anche se la diminuzione percentuale, il 2,3 in meno rispetto al 2017, non è eclatante. «In questo caso – ha precisato il prefetto – un singolo individuo aveva messo a segno diversi colpi, incidendo sui numeri finali. È stato allontanato dal Bassanese e dal prossimo anno i risultati si dovrebbero vedere. Non possiamo garantire una diminuzione di un quinto degli episodi come per gli altri reati, ma il coordinamento tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini ha già dimostrato di funzionare». Questo anche per non dimenticare che «la solidarietà sociale è un dovere scritto in Costituzione – ha aggiunto – e lavorare per la sicurezza di vicinato è solidarietà sociale». L’auspicio resta comunque che il modello-Bassano sia fatto proprio da altre realtà, non solo il provincia di Vicenza. «Per quanto ci riguarda – è intervenuta il sindaco Elena Pavan – continueremo a promuovere la collaborazione che, dati alla mano, è garanzia di risultati. In questo senso consideriamo fondamentali tutte le occasioni di coordinamento». La prossima sarà la convocazione di un tavolo di lavoro, al quale dovrebbe partecipare anche la Regione, per fare il punto sul progetto di trasferimento del commissariato nell’ex caserma Monte Grappa. La questione era entrata in agenda durante l’amministrazione Cimatti, con il trasferimento dell’ex installazione militare dal demanio agli enti locali. Tra il 2013 e il 2014, in particolare, erano state anche rese pubbliche alcune ipotesi di destinazione del complesso che fino a prima dell’adunata del 2008 aveva ospitato gli Alpini. Lì, accanto ad alcuni alloggi popolari e a una sede di rappresentanza delle Penne nere avrebbe dovuto trovare sistemazione anche la Polizia di stato. Il progetto, però, in questo momento è fermo e il prefetto chiede di capire dove andrà a parare. «Una serie di elementi individuerebbero la caserma Montegrappa come una buona soluzione – ha chiuso Signoriello – però è necessario capire bene lo stato dell’arte e le prospettive che si aprono. Di conseguenza, convocheremo a breve un tavolo in prefettura con tutte le parti in causa. È un atto doveroso prima di compiere i prossimi passi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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