Raduno Alpini, il presidente Ansa: «Non basta una bandiera e dirsi pacifista»

Operare per conservare la memoria e promuovere la pace. Due mandati delle penne nere presi in eredità di chi li ha preceduti, da chi ha sofferto, patito, sacrificato la propria vita per la pace e la libertà. Pace e memoria sono le parole che hanno risuonano più volte dalla cima dell'Ortigara stamattina durante la cerimonia ufficiale del Pellegrinaggio alpino.
Valori che il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero ha ricordato devono essere proseguiti ogni giorno. «Non basta una bandiera e dirsi pacifista. Serve lavorare per conservarlo ogni giorno. Un lavoro silenzioso, senza polemiche, ma spinto dallo stesso spirito che anima gli alpini». «La memoria e cio che distingue l'uomo civile - ha proseguito quasi infervorato rispondendo, pur non nominandoli, alle polemiche sorte dopo l'Adunata di Rimini -. La memoria consente di prendere atto del mondo che ci circonda e voler trasmettere alle future generazioni quei valori che ci consentono di vivere in pace».