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Radon nel mirino Controlli a quattro scuole materne

La scuola materna di Sant’Eusebio è tra quelle con i valori di radon vicini alla soglia di pericolosità CECCON
La scuola materna di Sant’Eusebio è tra quelle con i valori di radon vicini alla soglia di pericolosità CECCON
La scuola materna di Sant’Eusebio è tra quelle con i valori di radon vicini alla soglia di pericolosità CECCON
La scuola materna di Sant’Eusebio è tra quelle con i valori di radon vicini alla soglia di pericolosità CECCON

Allerta gas radon in alcune scuole materne e asili nido di Bassano. Quattro scuole dell’infanzia finiscono sotto la lente dell’Arpav dopo che le ultime analisi hanno rilevato livelli di concentrazione del gas appena sotto i limiti di legge. In un asilo nido, invece, la soglia di sicurezza è stata superata e l’Amministrazione ha provveduto allo sgombero dei locali a rischio. Il radon è un gas naturale che si sprigiona dal terreno e che è molto pericoloso per la salute se inalato in grandi quantità. L’Arpav ha quindi ricevuto l’incarico dalla Regione Veneto di eseguire dei controlli negli asili nido e nelle scuole materne, pubblici e privati, in alcuni Comuni del Veneto. Anche a Bassano sono state eseguite queste analisi. Nello specifico, sono stati controllati 18 edifici scolastici presenti in città per verificare i livelli di concentrazione del gas. Il limite di legge è fissato in 500 Bq/m3, sia per i luoghi di lavoro sia per le scuole, che sono a essi comparati. A Bassano una scuola è risultata sopra la soglia di sicurezza: si tratta dell’asilo nido di quartiere Rondò Brenta. «Qui però il problema è già stato risolto - riferisce l’assessore all’ambiente di Bassano, Chiara Nichele -. Il locale dove il limite è stato superato è stato sgomberato dalle attività di nido ed è stato trasformato in un magazzino». Sui 18 edifici controllati recentemente, in quattro sono risultate delle concentrazioni tra i 400 e i 500 Bq/m3. Si tratta di due scuole materne pubbliche e due private. Quelle pubbliche sono la scuola materna di Sant’Eusebio e la scuola materna di quartiere XXV Aprile. Il Comune ha affidato all’Arpav il servizio di monitoraggio della concentrazione di gas radon: nello specifico, le analisi saranno svolte su tre locali di ciascun edificio. Ci sono però anche due scuole private nelle quali andranno ripetuti i controlli: la scuola materna “Maria Immacolata” di via Santa Croce e la scuola materna “San Giuseppe” di viale Scalabrini. In questi casi, però, i controlli competono al privato. «Nelle quattro scuole in questione, i limiti non sono però stati superati - tiene a precisare l’assessore Nichele - ma siccome le concentrazioni sono prossime alla soglia di sicurezza prevista, bisogna ripetere le analisi nel giro di in anno. A volte, però, bastano piccoli accorgimenti per ridurre i valori di gas radon dell’atmosfera: un buon metodo può essere arieggiare in modo migliore i locali aprendo le finestre». Ora Arpav eseguirà quindi i rilevamenti sugli edifici comunali prevedendo due rilevazioni semestrali e utilizzando in totale sei dosimetri. Le analisi saranno eseguite dal Dipartimento di Vicenza e dal Servizio laboratorio Veneto Ovest dell’agenzia per la prevenzione e protezione ambientale regionale. Il Comune, infatti, non dispone di personale con le competenze specialistiche richieste né ha la strumentazione tecnica adeguata per svolgere il lavoro. Data la specificità delle analisi, è quindi necessario rivolgersi a laboratori idoneamente attrezzati. Oltre a eseguire i controlli, l’Arpav potrà anche fornire al Comune delle attività di consulenza o di verifica dell’attuazione delle norme di legge in materia di tutela e protezione ambientale. •

Enrico Saretta

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