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Il reportage

Le più belle rappresentazioni della Natività visitabili a Bassano e nei comuni vicini

Gli allestimenti in via Rosmini e a contrà Farronati di Romano fanno parte della strada ufficiale suggerita dalle Pro loco italiane
Uno dei presepi che abbelliscono l'abitato di Solagna
Uno dei presepi che abbelliscono l'abitato di Solagna
Uno dei presepi che abbelliscono l'abitato di Solagna
Uno dei presepi che abbelliscono l'abitato di Solagna

Inserita in un vecchio tronco d'ulivo oppure adagiata sul pianale di un antico carretto di contadini. Disegnata su sagome di legno o posta al centro di un mondo in miniatura fatto di carta, legno e muschio e popolato di statuine realizzate a mano e "animate" da un minuscolo motore.

La natività, a Bassano, si manifesta in mille versioni diverse, ciascuna frutto della creatività, della devozione e dell'abilità di chi, a dispetto dei ritmi frenetici che spesso scandiscono il periodo delle festività, non rinuncia al rito antico del presepe e ogni anno ripropone - nella propria casa o negli spazi messi a disposizione dalla comunità - una ricostruzione sempre più ricca e accurata della notte in cui nacque il Bambin Gesù.

In città, tra quartiere Firenze e Santa Croce, c'è chi a quest'attività ha dedicato una vita e da anni realizza, nella sede del locale gruppo Alpini, in via Rosmini, un'opera divenuta meta di scolaresche e visitatori e da tempo inclusa nel circuito "La strada dei presepi" tracciato dall'Unione delle Pro loco del Veneto.

«Difficile descrivere questo presepio: bisogna vederlo - osserva con orgoglio l'autore, Dario Artuso -. Ho iniziato quando mia figlia andava all'asilo e la prima versione ha trovato posto dentro una cassettina di quelle che si usano per la frutta e la verdura. Oggi l'installazione si estende su oltre 60 metri quadri e ogni sua parte è costruita artigianalmente. Gli arti e la testa delle statuine sono realizzate da un amico ceramista, mentre mia suocera cuce gli abiti e io mi occupo del meccanismo interno che permette a pastori e popolani di muoversi».In tutto sono 24 i pezzi "in movimento": c'è naturalmente la sacra famiglia, e poi un pescatore, una donna intenta a cucinare la polenta, la cardatrice e da quest'anno anche un contadino che zappa la terra vicino a un vigneto creato proprio per questa edizione 2022. «Ci sono anche sei mulini funzionanti - prosegue Artuso - e una stella cometa che attraversa il cielo».

La stessa perizia e la stessa passione animano, poco più a nord, a Romano, i coniugi Marino e Gioconda Schirato, che hanno riservato gli spazi dello splendido rustico di contrà Farronati proprio all'arte presepiale. All'interno dell'abitazione si sviluppa un'opera molto scenografica, che si compone di due parti. «La prima - spiega Marino - racconta la storia della giovinezza di Maria, mentre la seconda ospita una collezione di immagini della natività realizzate con stili e tecniche differenti, utilizzando materiali naturali o di recupero, come il legno o una vecchia tegola. Siamo una delle tappe della Strada dei Presepi dell'Unpli e ogni anno, con grandissima soddisfazione, accogliamo pullman di visitatori».

L'allestimento di Marino e Gioconda, inoltre, fa parte anche del percorso paesano curato dagli Amici del Presepio di Romano che, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell'associazione Seriola e della Pro loco ezzelina, hanno affiancato alla tradizionale esposizione di presepi inaugurata alla Fornace Panizzon un itinerario fra le più originali e accurate ricostruzioni della capanna di Betlemme ideate dai cittadini e dai rappresentanti della contrade. «I visitatori - spiega il referente del sodalizio promotore Marco Crestani - possono scegliere tra due percorsi: uno più breve, che si sviluppa nel cuore del capoluogo, e uno più lungo che arriva sino a Col Bastia e a Contrà Ferronati, dove si trova il presepe di Marino Schirato». Anche a Solagna un'analoga iniziativa contribuisce a ricreare, nel piccolo Comune valligiano, una suggestiva atmosfera natalizia. Grazie ai volontari del gruppo l'Alveare gli spazi della parrocchia ma anche le strade del paese fanno da cornice a una serie di presepi artigianali e decorazioni a tema.

«Tra i più belli - sottolinea Angela Scapin, tra le curatrici dell'allestimento - ci sono senz'altro quello posizionato vicino al campanile e quello, molto particolare, realizzato in chiesa, all'interno di un tronco d'ulivo che, oltre a ricostruire il momento della Natività, racconta anche la storia dei solagnesi esuli a Codogno nei primi anni del '900. Un altro presepe, di tipo napoletano, è in mostra in una vetrina di un negozio sfitto, e molti altri, costruiti con materiali grezzi e di recupero, si possono individuare in tutto il territorio comunale».

Caterina Zarpellon

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