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Ponte, cambia la lista della

Il Ponte Vecchio dopo la recente ondata di piena. Una pianta è finita contro la stilata 2. CECCON
Il Ponte Vecchio dopo la recente ondata di piena. Una pianta è finita contro la stilata 2. CECCON
Il Ponte Vecchio dopo la recente ondata di piena. Una pianta è finita contro la stilata 2. CECCON
Il Ponte Vecchio dopo la recente ondata di piena. Una pianta è finita contro la stilata 2. CECCON

Una nuova variante per il Ponte degli Alpini. E altri 500mila euro per far fronte alla nuova spesa, che dipende da imprevisti intervenuti nel corso degli ultimi anni, tra cui la grande piena dell’autunno 2018 e il principio d’incendio sviluppatosi nel giugno di quest’anno. Se alcuni interventi andranno ad aumentare la spesa complessiva, altri saranno invece in diminuzione: il totale finale, però, è di 497.794 euro in più. Emerge che sono stati due gli elementi decisivi a far modificare la spesa: il primo è la piena, che ha abbassato la quota media del fondo dell’alveo del Brenta, l’altro è la possibilità di recuperare parte degli elementi storici del ponte, ricorrendo solo se strettamente necessario a pezzi nuovi per il restauro. Innanzitutto, è stato previsto un intervento di puntellazione per la messa in sicurezza delle strutture del ponte a seguito del principio d'incendio di giugno che ha causato la perdita parziale di una sezione del saettone di monte che si innesta sulla muratura della spalla ovest. A seguito dell’abbassamento della quota media del fondo alveo del Brenta, inoltre, è stato previsto un aumento della quantità delle fondazioni, che dovranno quindi essere adeguate per salvaguardare il monumento. In particolare, saranno adeguate le camicie in acciaio per i pali di rostro e gli appoggi della nuova trave di fondazione. Le strade di accesso al Brenta e le dighe attorno alle stilate 3 e 4 saranno ora costruite con una quantità maggiore di materiale inerte, tra cui la ghiaia. Tale aumento è dovuto sempre all’abbassamento della quota media del fondo alveo. Il recente smontaggio delle tavole dell’impalcato ha permesso ai tecnici di eseguire un’attenta analisi di tutti gli elementi strutturali che sino a oggi erano rimasti inaccessibili. Si è deciso quindi di ridurre la quantità dei nuovi elementi lignei, recuperando invece quanto più possibile quelli storici, magari migliorandoli con innesti o tamponi di legno. Lo stesso vale per i legni delle opere di finitura e della balaustra: anche in questo caso si intende aumentare il riutilizzo degli elementi lignei storici, prevedendone il restauro e diminuendo di conseguenza la fornitura di nuovi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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