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Pensionato in bicicletta molesta una ragazzina al ritorno da scuola

Gli agenti del Commissariato ritengono che all’uomo siano attribuibili altri episodi La ragazza è stata avvicinata dal 67enne nella zona di piazzale Cadorna
Gli agenti del Commissariato ritengono che all’uomo siano attribuibili altri episodi La ragazza è stata avvicinata dal 67enne nella zona di piazzale Cadorna
Gli agenti del Commissariato ritengono che all’uomo siano attribuibili altri episodi La ragazza è stata avvicinata dal 67enne nella zona di piazzale Cadorna
Gli agenti del Commissariato ritengono che all’uomo siano attribuibili altri episodi La ragazza è stata avvicinata dal 67enne nella zona di piazzale Cadorna

Avrebbe pedinato e palpeggiato una ragazzina pensando di averla fatta franca, ma un pensionato dopo venti giorni di indagini a tappeto della polizia è stato identificato e adesso dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. Durante l’interrogatorio avrebbe pure ammesso le sue colpe, tra le lacrime: «Ho dato di matto», la giustificazione data agli agenti, ma questo potrebbe non essere l’unico episodio e gli accertamenti continuano, anche se gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. La giovane studentessa, rimasta sconvolta, è protetta e coccolata dalla famiglia. Era una giornata di fine ottobre quando la vittima, una bassanese di 16 anni, è partita dalla stazione ferroviaria di Bassano in sella alla sua bici per fare rientro a casa dopo la giornata di scuola. Secondo quanto emerso, Tiziano Strobbe, 67 anni, residente nel Bassanese, ha adocchiato la ragazzina mentre passava nei pressi del Tempio Ossario, zona che anche l’anziano stava percorrendo sulla sua bici da corsa. Il pedinamento in questo frangente: Strobbe avrebbe accelerato fino a raggiungere la sua vittima sul ponte nuovo, dove l’ha affiancata, attaccando bottone: «Ma come sei diventata grande, ma sai che sei diventata proprio molto carina?». La studentessa all’inizio deve aver avuto il dubbio di conoscerlo, magari poteva essere un amico dei nonni o dei genitori. Le è bastato poco per capire che invece quell’uomo in abbigliamento sportivo era un estraneo. Impaurita, ha allora cercato di distanziarlo, ma il pensionato non ha mollato la presa e la “chiacchierata” è andata avanti fino alla chiesa della Ss. Trinità, dove la giovane, esasperata e spaventata da tanta insistenza, ha scelto di fermarsi: «Guardi che sta arrivando mio fratello - ha detto al suo molestatore nella speranza di intimidirlo -, mi deve lasciare in pace». A quel punto il pensionato non avrebbe perso tempo: prima le ha messo le mani su una coscia, poi le avrebbe palpeggiato il seno. La violenza si è consumata in un istante. La vittima ha iniziato a urlare, terrorizzata, reazione che ha comunque fatto fuggire l’anziano, che è svanito lungo le strade del quartiere. La giovane, in lacrime, ha preso il telefono cellulare e ha chiesto aiuto ai genitori. Mamma e papà si sono fiondati dalla figlia, che hanno immediatamente accompagnato in commissariato per sporgere denuncia. Proprio la tempestività dell’allarme ha permesso agli agenti del vicequestore Elena Peruffo di avviare le indagini. Ricostruito il tragitto del pedinamento, fino al punto della violenza, gli investigatori si sono concentrati sulle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, che fortunatamente avevano ripreso in maniera piuttosto nitida l’autore dei palpeggiamenti. La “caccia” all’uomo ha richiesto circa una ventina di giorni, ma la scorsa settimana una volante in servizio in città l’ha individuato nei pressi del centro. Gli agenti lo hanno fermato e accompagnato negli uffici di via Pecori Giraldi, dove l’indagato, assistito dall’avv. Eros Uguccioni, è stato interrogato. Ora il pensionato dovrà rispondere del reato di violenza sessuale con l’aggravante data dalla minore età della vittima. La polizia presta sempre la massima attenzione verso tutti i reati ma in particolare verso quelli commessi nei confronti dei minori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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