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Pavan bacchetta Calmonte: «No ai luoghi comuni»

Ezio Calmonte con il sindaco Elena Pavan la sera dell’elezione  CECCON
Ezio Calmonte con il sindaco Elena Pavan la sera dell’elezione CECCON
Ezio Calmonte con il sindaco Elena Pavan la sera dell’elezione  CECCON
Ezio Calmonte con il sindaco Elena Pavan la sera dell’elezione CECCON

Ha meditato sulla vicenda per non essere tacciata di emotività. Ma ieri il sindaco Elena Pavan ha rotto il silenzio sulla vicenda Calmonte. Lo ha fatto con un post su Facebook nel quale ha preso le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente del quartiere San Vito alcuni giorni fa al Giornale di Vicenza in merito ai primi cento giorni dell’amministrazione Pavan. Frasi come «ci sono troppe donne nella Giunta comunale»; «le donne lavorano bene solo se circondate da uomini»; «le donne tendono a fare comunella tra di loro» che hanno suscitato la replica immediata degli assessori al sociale Mavì Zanata e alla sicurezza Tamara Bizzotto, oltre a una critica unanime in città e a un’eco in tutta la provincia, trasversali ai partiti e alle posizioni politiche. Il sindaco non nomina esplicitamente Calmonte ma scrive: «Sono dichiarazioni (immagino possiate immaginare a quali mi riferisco) che francamente non meriterebbero nemmeno il tempo che sto dedicando a questa risposta». «Intervengo perché colpiscono la mia squadra – prosegue Pavan -, donne e uomini che stanno lavorando con grande impegno per la nostra città e per i quali nutro profondo rispetto e fiducia». Poi il riferimento al presidente di quartiere: «Se decidi di dedicarti alla comunità e ricopri un ruolo pubblico – continua il sindaco - hai il dovere di misurare attentamente ciò che dici e soprattutto ciò che fai. Devi basarti sull’oggettività e non sulle suggestioni o, peggio, su luoghi comuni anacronistici, strumentalizzabili e fuorvianti». La condanna, quindi, è netta, ma c’è anche la volontà di tendere una mano nella speranza che dopo la tempesta mediatica dei giorni scorsi arrivi presto un po’ di serenità: «Precisata la mia posizione – chiude infatti il primo cittadino -, mi auguro che con l’arrivo dell’autunno e di temperature decisamente più fresche di quelle che abbiamo incrociato nelle ultime settimane, le dichiarazioni che abbiamo letto ultimamente siano archiviate come il frutto di un abbaglio di fine estate». Il post del primo cittadino ha ricevuto una valanga di consensi e commenti. Nel frattempo Calmonte, dopo il polverone suscitato dalle sue esternazioni, ha corretto il tiro, confermando, via social network, il proprio sostegno alla giunta Pavan e il proprio impegno a favore del centrodestra. «Ezio Calmonte – scrive – è stato, è e sarà sempre favorevole all’attuale amministrazione comunale di centrodestra, che sta dimostrando capacità e dedizione a Bassano e ai propri concittadini». Tutto questo esprimendo la massima solidarietà al sindaco Pavan, al vicesindaco Marin, alle donne della Giunta, Bizzotto, Zanata e Stefania Amodeo, oltre al resto del governo cittadino. «Una squadra – chiude Calmonte – che riporterà la città al posto che merita, come ottava “provincia” del Veneto, potendo contare sull’apporto di più di due terzi dei bassanesi, al lavoro per questo successo». Con la speranza che il rimanente terzo abbandoni «ogni rancore e rivalsa e si unisca agli altri perché Bassano attende l’aiuto da parte di tutti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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