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Altopiano di Asiago

Pascoli e colture “bio” con i giovani agricoltori

La Giunta comunale con i giovani agricoltori in municipio
La Giunta comunale con i giovani agricoltori in municipio
La Giunta comunale con i giovani agricoltori in municipio
La Giunta comunale con i giovani agricoltori in municipio

Promuovere una crescita economica inclusiva, sostenibile, con piena occupazione produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. È il nuovo piano del Comune di Asiago per l’agricoltura sostenibile, inserito nel macro progetto “Asiago Green”, che l’Amministrazione comunale ha esposto nell’ultima seduta del consiglio ai giovani agricoltori e ai neodiplomati all'agrario del Rigoni Stern. 

Punto di partenza del piano è, come ha illustrato l’assessore all’agricoltura Nicola Lobbia: «Proteggere gli ecosistemi con una gestione sostenibile del patrimonio forestale e dei pascoli, arrestando il degrado del suolo e contrastando la perdita della biodiversità». 

Proprio per concretizzare questi concetti, il Comune individuerà nuove aree coltivabili nei terreni agricoli di proprietà comunale e assegnerà una borsa di studio per gli studenti più meritevoli dell’indirizzo agrario. Inoltre è stato assicurato l’utilizzo gratuito del marchio “Asiago” per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari e artigianali, oltre alla volontà del Comune di proseguire nel potenziamento dell’albo comunale dei prodotti locali di rilevanza storica legati alla tradizione agroalimentare con il marchio de.co.

Prossimamente il Comune di Asiago attiverà poi un programma di sostegno, attraverso la Regione, alle imprese per l’ottenimento delle quote di ettaro necessarie all’avvio della produzione vinicola, procederà alla certificazione “bio” dei pascoli e delle malghe che eleverà la qualità dei prodotti caseari e avvierà un progetto o di marketing e comunicazione per valorizzare le malghe tramutandole da “semplici” attività di trasformazione del latte a centri didattico-ricreativi e punto di incontro per escursionisti e turisti.

«Stiamo anche portando avanti la realizzazione di un centro di produzione di bio metano, riconvertendo quindi i reflui in energia rinnovabile, stimolando un miglioramento della qualità del concime ed eliminando così anche gli odori - conclude Lobbia -. In definitiva è stato un incontro di confronto sulle iniziative che abbiamo messo in campo e che sosteniamo per creare opportunità lavorativa attorno all'agricoltura. Abbiamo anche colto i suggerimenti perché questo gruppo di giovani rappresenta il futuro dell'agricoltura altopianese, ed è a loro che dobbiamo pensare quando deliberiamo su questioni che toccano le sorti della nostra terra. Solo con la condivisione si potrà incentivare lo sviluppo dell'agricoltura, vero volano economico della nostra terra poichè qualificare l’aspetto turistico e paesaggistico dell’Altopiano».

 

 

Gerardo Rigoni

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