Strage di galline in un pollaio e sull'Altopiano torna la paura dell'orso, pochi giorni dopo l'avvistamento di un esemplare sulla strada tra Grigno e la Piana di Marcesina. Ma non è detto che il plantigrado sia lo stesso. Cinque le galline predate in località Fosse di Sotto a Enego, a pochi metri dalle case della frazione.
La scoperta dell'incursione è avvenuta ieri mattina dal proprietario del pollaio, Fortunato Rossi, quando, affacciandosi alla finestra, si è accorto che le galline non erano fuori nell'aia, circostanza assai strana. L'uomo è uscito a controllare e ha subito notato il recinto dell'orto divelto. Avvicinandosi alla casetta delle galline, ha trovato anche il secondo recinto a terra. Ha così subito sospettato che qualche animale di grossa taglia avesse preso di mira le sue otto galline, e infatti l'aia era infatti cosparsa di piume e il terreno coperto di impronte che sembravano chiaramente di orso. A quel punto Rossi ha chiamato i carabinieri forestali, che durante il sopralluogo hanno prelevato peli e fotografato sia le impronte che i danni causati; rilievi che potrebbero servire per tracciare l'animale. Dalle prime indagini e dalle unghiate lasciate su un albero, sembra che si tratti sempre di un maschio che potrebbe essere però di taglia più grande rispetto a quello visto a Grigno. Di certo è che l'esemplare non è radiocollarato perché non ci sono tracce radio di orsi nella zona.
Intanto i forestali invitano a evitare allarmismi eccessivi: «Non è pericoloso, si tiene alla larga dagli insediamenti umani e ha raggiunto quel pollaio solo perché prossimo al bosco. Siamo sulle sue tracce. L'invito è a segnalare ogni eventuale avvistamento».
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