È la truffa dei pulcini. Quelli ordinati su internet, pagati e mai arrivati a destinazione. Ne è convinta la procura, che dopo aver chiuso le indagini ha citato a giudizio un 43enne della provincia di Reggio Emilia, che dovrà presentarsi in tribunale nei mesi prossimi per rispondere del presunto raggiro. In aula, potrà costituirsi parte civile un vicentino residente a Tezze sul Brenta, di una famiglia di imprenditori agricoli, per chiedere un risarcimento dei danni.
I fatti contestati sarebbero avvenuti nel 2018. Il tedaroto aveva trovato, sul sito subito.it, l'annuncio del 43enne che metteva in vendita pulcini, garantendo la spedizione gratuita sopra i 500. Poiché la sua famiglia era interessata ad ampliare il business, aveva deciso di rispondere chiedendo informazioni aggiuntive. I due si erano sentiti prima via email e poi al telefono e quindi il vicentino aveva accolto l'invito e aveva spedito un acconto di 250 euro ricaricando la postepay dell'emiliano. L'intesa era che avrebbe pagato il resto all'arrivo della spedizione. A sentire l'imputato, infatti, un camion con le gabbiette apposite per il trasporto dei pulcini avrebbe compiuto un giro per il Veneto, passando prima per il Padovano e poi anche per Tezze.
In realtà, la presunta vittima non ha mai ricevuto i pulcini; ha cercato più volte di contattare il venditore, ma senza ottenere risposta; e non ha potuto fare altro che sporgere denuncia alle forze dell'ordine. In fase di indagine è emerso che il 43enne è persona conosciuta alle cronache giudiziarie, sempre per vicende similari. Ora avrà modo di difendersi in tribunale