Un blitz nel municipio di Chiampo, poi un'ispezione nella casa del pensionato che ha conferito la fotocopiatrice-cassaforte nell'ecocentro del Comune, con le migliaia di banconote di grosso taglio andate distrutte nelle fasi di riciclo dello strumento. Sono i primi passi delle indagini avviate nei giorni scorsi dalla guardia di finanza di Arzignano, per ricostruire l'assurda vicenda avvenuta nelle scorse settimane, quando i dipendenti della Sea Spa, azienda di Romano d'Ezzelino, specializzata nello smaltimento e nel riciclo di Rae, si sono accorti di aver triturato un consistente quantitativo di banconote, nascoste all'interno della fotocopiatrice gettata nei rifiuti.