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Bassano

Ok alle visite dei parenti in ospedale

Nei reparti di geriatria, ortopedia e medicina dove da metà dicembre erano state sospese per il Covid.

Covid e reparti chiusi in via precauzionale: allarme rientrato all'ospedale San Bassiano, dal pomeriggio di domenica i parenti dei ricoverati sono tornati ad aver accesso alle visite nei reparti di medicina, geriatria, ortopedia, aree chiuse in via precauzionale per contagi avvenuti dopo i ricoveri. Fatto che ha imposto alla direzione sanitaria di limitare gli accessi delle visite. Ora i famigliari dei ricoverati possono entrare con l'obbligo di mascherina e certificazione negli orari ordinari, mentre per l'assistenza continuata è necessario esibire un tampone negativo effettuato entro le 48 ore, come previsto anche dalle direttive regionali.
I contagi da Covid, anche al San Bassiano, stanno diminuendo, con un totale di 68 ricoverati nei reparti emergenziali, di cui due in terapia intensiva. Rispettivamente le diverse aree Covid degli ospedali Ulss 7 Pedemontana, stanno seguendo 18 pazienti a Bassano (di cui 1 in terapia intensiva), 27 a Santorso (di cui 1 in terapia intensiva), 3 ad Asiago e 20 a Marostica.

Reparti aperti

Era dello scorso 16 dicembre la circolare interna, diramata solo tra i vertici Ulss 7, che dettava la chiusura delle visite ai pazienti nei reparti di medicina, geriatria e ortopedia (con quest'ultimo che aveva evidenziato casi di contagio molto limitati e subito rientrati). I parenti venivano man mano avvisati sull'impossibilità di far visita ai loro cari, solo al momento del ricovero, fatto che nei giorni scorsi aveva sollevato diverse contrarietà tra i famigliari. Da domenica i reparti sono stati tutti riaperti alle visite, ovviamente attuabili con le necessarie precauzioni dettate dalla pandemia. «Nel mese delle festività natalizie - spiega il direttore sanitario, Antonio Di Caprio - erano emersi alcuni contagi in tre reparti. I pazienti positivi sono stati spostati in area Covid, mentre i pazienti della stessa stanza sono stati monitorati con tamponi giornalieri. La precauzione del blocco delle visite era stata attivata a tutela di tutti. Ora nessun reparto non emergenziale presenta cluster sospetti, quindi le visite possono ripartire. Sono precauzioni spiacevoli, ma che è necessario attivare quando se ne impone la necessità».

«Il nostro obiettivo, oltre alla cura dei pazienti è quello di tutelarli al massimo - prosegue il direttore sanitario dell'Ulss 7 -. Dall'inizio della pandemia, all'Ulss 7 sono arrivate diverse denunce da parte di famigliari che nelle prime due ondate, aveva avuto parenti colpiti dal Covid in ambiente ospedaliero. Detto che vanno appurate le modalità di contagio, da quando si sono capite a livello nazionale le dinamiche della diffusione le precauzioni sono sempre tenute ai massimi livelli». I virus di Covid e quello dell'influenza sembrano allentare la morsa almeno nel territorio dell'Ulss 7 Pedemontana, nonostante l'inverno sia ancora nella sua fase più critica. Stando ai dati diffusi nelle ultime ore dal dipartimento di prevenzione e dall'azienda sanitaria regionale, risulta che i contagi da Covid nell'area Pedemontana siano in media 1500, con circa 150 nuovi contagi giornalieri. Le nuove e pericolose varianti accertate in Cina non hanno ancora fatto ingresso nel territorio dell'Ulss 7, dove vengono rilevate solo varianti Omicron. Anche l'influenza è in "recessione" con un tasso di incidenza che a metà dicembre si assestava al 10,28 su 100 mila abitanti, e che ora è sceso a 9.98. 

Francesca Cavedagna

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