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Nuovo dg e trasparenza In seno all’Etra è scontro tra due fronti di sindaci

Il presidente della Sorveglianz a Simone Bontorin ed Elena PavanUn mezzo di Etra in servizio nel centro storico di Bassano FOTO CECCON
Il presidente della Sorveglianz a Simone Bontorin ed Elena PavanUn mezzo di Etra in servizio nel centro storico di Bassano FOTO CECCON
Il presidente della Sorveglianz a Simone Bontorin ed Elena PavanUn mezzo di Etra in servizio nel centro storico di Bassano FOTO CECCON
Il presidente della Sorveglianz a Simone Bontorin ed Elena PavanUn mezzo di Etra in servizio nel centro storico di Bassano FOTO CECCON

Scontro tra sindaci sulla nomina del nuovo direttore generale di Etra. Una pattuglia di primi cittadini leghisti, in particolare, ha chiesto di rinnovare, prima di procedere con la nuova nomina, il consiglio di sorveglianza, nominato ad agosto 2018 e presieduto dal sindaco di Romano Simone Bontorin. Il pretesto della nuova bufera politica è la scelta del nuovo direttore generale, figura fondamentale per l’operatività della multiutility ma rimasta vacante dopo la revoca dell’incarico a Marco Bacchin, coinvolto in un’inchiesta su presunti appalti irregolari. Secondo una parte dei sindaci, prima di procedere con la nuova nomina è necessario attendere il rinnovo del consiglio di sorveglianza. O meglio, la surroga di quei consiglieri di sorveglianza che, a causa della sconfitta alle elezioni di maggio, non rispecchierebbero più l’assetto politico del territorio. C’è anche una lettera, riconducibile al sindaco di Cittadella Luca Pierobon e che è stata letta, per ora solo al telefono, anche al primo cittadino di Romano e presidente del consiglio di sorveglianza Simone Bontorin. Nella missiva i sindaci chiedono il rinnovo del consiglio di sorveglianza prima di procedere alla nomina. Posizione condivisa anche dal sindaco di Bassano, Elena Pavan. «Si tratta di una questione di buonsenso - riferisce Pavan -. Il consiglio di sorveglianza dovrebbe rispecchiare il territorio e le preferenze espresse dagli elettori alle ultime amministrative. Credo che sia necessario procedere con la surroga di alcuni consiglieri prima di nominare il nuovo dg». Nomina sulla quale Pavan però ha anche da ridire per come sarebbe stata gestita: «Non c’è stata data alcuna informazione in merito alla procedura e al reperimento dei profili dei candidati, gestito da una società milanese», denuncia Dal canto suo, il presidente Bontorin comprende le richieste dei sindaci, ma riferisce di averli già spinti a tempo debito a procedere con le surroghe: «In luglio li avevo già sensibilizzato sull’importama di operare per le modifiche nel Consiglio di sorveglianza, visto che c’era questa necessità - afferma - C’è da dire, però, che Etra è una società quotata in borsa e che ha quindi certe dinamiche: non si può bloccare la sua operatività soltanto per le richieste politiche di qualcuno». Va detto che un ritardo nella nomina del direttore generale potrebbe costare caro: «Già adesso l’operatività della società è condizionata dalla mancanza di questa figura - prosegue Bontorin -. Nel caso la sua assenza si dovesse protrarre ancora, rischiamo un’accusa per danno erariale. Anche perché la surroga ha tempi lunghi». Bontorin ammette poi che qualche problema di trasparenza in seno a Etra possa esserci stato, ma precisa che non sarebbe questo il caso. «Gli atti saranno a disposizione di tutti - conclude - ma resta il fatto che i nomi e i profili dei candidati erano garantiti dalle regole della privacy». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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