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Colceresa

«Non troviamo autisti per colpa dei sussidi»

AAA cercasi autista. ormai da un anno Fabrizio Mozzato, titolare della Planet 1 Drive&Cult di Colceresa insieme a Marisa Pavan, sta cercando tre dipendenti da inserire nella propria azienda di trasporti e noleggio con conducente. Una piccola realtà di 18 persone che opera con privati e pubblica amministrazione, soprattutto ospedali, in tutta la regione. 
A settembre dell’anno scorso comincia l’odissea della Planet 1 per ampliare il proprio parco dipendenti con l’assunzione di tre nuovi autisti, ma gli annunci inserzionistici, i post sui social e le ricerche tramite agenzie interinali vanno tutte a vuoto. Così a distanza di un anno, Fabrizio Mozzato non è ancora riuscito ad assumere i tre dipendenti ricercati. 
«Da oltre un anno stiamo cercando di inserire nuove figure all’interno della nostra azienda - spiega Mozzato -, ma a parte pochi che si sono presentati, nessuno risponde ai nostri annunci. Ci stiamo chiedendo come sia possibile tutto ciò: si continua a dire che la disoccupazione in Italia è alta ma poi non riusciamo a trovare dipendenti». 
Tra coloro che hanno risposto all’annuncio per la posizione lavorativa aperta, una buona parte ha poi rinunciato al lavoro adducendo come motivazione un basso stipendio rispetto a quanto percepito con il reddito di cittadinanza. La Planet 1 offre un contratto in partenza part time a 28 ore a settimana a circa 950-1000 € al mese, con la prospettiva nel giro di un paio di mesi di passare a un contratto a tempo indeterminato a 1300 € al mese e a tempo pieno. 
«Quando presentiamo l’offerta in molti ci rispondono che prendendo 760-800 € di reddito di cittadinanza non gli conviene alzarsi la mattina e andare a lavorare - afferma il titolare dell’azienda di Colceresa -. Alcuni invece prendono il sussidio di disoccupazione e preferiscono restare a casa per non perderlo. Alla fine, il lavoro che offriamo non è così usurante, si tratta di guidare auto o pulmini fino a 9 posti e diamo il mezzo a disposizione del dipendente che se lo porta a casa e parte dalla propria abitazione per i viaggi. Diamo piena autonomia ma in cambio chiediamo puntualità e rispetto degli orari». 
Nonostante questo, trovare tre dipendenti sembra essere diventata un’impresa titanica per Fabrizio Mozzato.
«La nostra esperienza ci fa pensare che il reddito di cittadinanza sia un grave blocco sul mercato del lavoro - afferma Mozzato -. Può essere che il lavoro proposto non sia appetibile ma com’è possibile che la gente preferisca rimanere a casa senza far niente? L’unico requisito è la patente professionale, che si può acquisire in un mese e facciamo tutte le pratiche noi. Nel frattempo però inseriamo il dipendente e gli spieghiamo il lavoro. Portiamo malati negli ospedali di Santorso o di Rovigo, o a curarsi, lavoriamo per Comuni e per privati. Una volta fatte queste pratiche bisogna iscriversi al ruolo di autista di noleggio con conducente ma i bandi provinciali sono bloccati e quindi si va in deroga».

Francesca Cavedagna

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